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Ilva e appalti, Fiom Cgil: “Uscire dalla fase emergenziale”

TARANTO – Si sono riunite oggi le Rsu dell’Ilva e degli appalti insieme alla segreteria territoriale, con la partecipazione del segretario nazionale Rosario Rappa e del nuovo coordinatore nazionale per la siderurgia Mauro Faticanti. La nuova legge per Taranto e per l’Ilva approvata il 4 marzo scorso, ha avviato una fase di transizione, che attraverso la nascita della newco e la dotazione finanziaria messa a disposizione, innescherà’ mutamenti che riguarderanno il futuro produttivo dello stabilimento, il rapporto fra la nuova Ilva e il sistema degli appalti e dell’indotto che dovrà rispondere all’esigenza di una nuova qualità del lavoro, ad un nuovo rapporto fra fabbrica e città a partire dal risanamento degli impianti inquinanti.

La tutela degli attuali livelli occupazionali dei diretti Ilva e dei lavoratori degli appalti, restano per Fiom rivendicazioni irrinunciabili, insieme alla proposta che l’intervento pubblico in atto non si esaurisca nel breve periodo, ma sia la premessa per una nuova Ilva a presenza pubblica.
La stessa struttura aziendale (quadri, preposti, tecnici, impiegati) fondamentale per la tenuta degli assetti produttivi, deve essere riorientata alla totale discontinuità rispetto alla gestione precedente e  porsi un problema di rappresentanza. Un’adeguata attenzione alla sicurezza degli impianti e a quella dei lavoratori, viene reclamata a fronte dei numerosi incidenti che si vanno registrando e che ripropone il tema della manutenzione degli impianti.

I lavoratori degli appalti e dell’indotto rappresentano quel patrimonio di professionalità, dimostrato nel corso di questi anni, da utilizzare nelle attività di risanamento previste dall’Aia, quale risposta concreta al fabbisogno di lavoro che si è espressa anche attraverso la recente fase di mobilitazione. il riconoscimento del bacino occupazionale e della clausola sociale a garanzia della continuità occupazionale nel cambio delle ditte di appalto, sono per la Fiom obiettivi da traguardare. La vertenza Ilva assume ora una connotazione che deve farla uscire dalla fase emergenziale di questi anni e impegna la Fiom, a tutti i livelli, affinché si metta in campo una rinnovata capacità di proposta, peraltro già dimostrata in questi anni, come base per l’avvio del confronto negoziale col governo a partire dall’incontro già stabilito al Mise per il 24 marzo.

NOTA STAMPA FIOM-CGIL

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