«Pettegolezzi? All’Amiu diciamo che alla Salinella le cataste di rifiuti sono sempre lì in attesa di essere bruciate nei roghi di san Giuseppe». Così Legambiente, attraverso una nota stampa, replica a quanto affermato ieri dall’Amiu (leggi qui). Riportiamo il testo integrale del comunicato.
All’Amiu che ieri, in una sua nota affermava di essere già intervenuta “per rimuovere i rifiuti accumulati in diverse zone della città (in particolare nel quartiere Salinella)”, segnaliamo che ancora questa mattina il materiale di risulta, tra cui spicca accanto a mobili, pedane e resti di infissi, lo scafo bianco di un’imbarcazione, continua ad essere accumulato nel piazzale della zona Cep prospiciente la clinica Villa Verde.
Anche questi sono pettegolezzi? O fantasmi? Se qualcuno avesse accatastato gli stessi rifiuti in Piazza Immacolata, sarebbero ancora lì? All’Amiu chiediamo: quando saranno rimossi i rifiuti che giacciono indisturbati alla Salinella nello stesso punto da molti giorni? Quando assicurerà la pulizia della zona e vigilerà sui rischi per l’igiene urbana? Ci può fornire il calendario degli interventi programmati? O dovremo aspettare, come negli anni passati, che le cataste di rifiuti (divani, materassi, mobili) si trasformino in cenere con una combustione che produce fumi tossici? Che si aspetta? Cosa impedisce di svolgere “il lavoro al quale siamo chiamati dal nostro committente, il Comune di Taranto”, come riporta la sua nota?
Gradiremmo una risposta, solerte come la nota emessa ieri a fronte del nostro comunicato in cui, assieme alla denuncia dell’accumulo di materiale di risulta a ridosso di zone abitate, ci limitavamo a riportare quanto segnalato da diversi cittadini sollecitando una smentita ufficiale. Noi abbiamo il massimo rispetto per quei lavoratori che garantiscono, tra mille difficoltà, la pulizia della città. Quando ce n’è stata l’occasione li abbiamo ringraziati di persona. Oggi, non possiamo che ribadire la nostra richiesta:
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