L’esposizione, giunta alla sua ottava edizione, sarà visitabile gratuitamente al Centro della Fotografia in via Plinio 85, sede dell’associazione, dal 7 al 22 marzo. Gli orari d’apertura saranno dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 20.30. La sera dell’inaugurazione, sabato 7 marzo alle 19.30, ci sarà un intervento critico da parte di Federica Cerami, curatrice di mostre, docente di fotografia e ideatrice di concorsi e manifestazioni, già ospite dell’ultima edizione di FotoArte Puglia.
Le immagini realizzate dalle fotografe della collettiva, quest’anno 22, sono liberamente ispirate ai temi dell’Expo 2015, la grande fiera internazionale che sarà dedicata, come evidenziato dal sottotitolo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, a tutto ciò che ruota intorno all’alimentazione e al cibo. L’evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Taranto, della Provincia di Taranto e della Consigliera di Parità Barbara Gambillara, e con quello della Fiaf – Federazione italiana associazioni fotografiche –, riferimento S11/2015.
Le partecipanti
Di seguito l’elenco delle 22 socie che esporranno quest’anno: Ilaria Morello, Valeria Dimaggio, Marina Giannotti, Francesca Sebastio, Gemma Rossi, Claudia D’Alò, Debora Masciavè, Miriam Putignano, Rosa Cambara, Laura Garofalo, Marina Amoroso, Saria Miccoli, Rosa Anna Paladino, Lucia Sannino, Yulia Longo, Francesca Famà, Giovanna Mariella, Adele Moschettini, Sara Masella, Simona Ceglie, Federica Cerino, Valentina Catapano.
Storia della collettiva
In continuità con il lavoro svolto negli ultimi sette anni, durante i quali sono stati scelti temi come l’uomo, la canzone, la violenza contro le donne, la Costituzione italiana, i libri, le donne che hanno fatto la storia e i mille significati del rosso, le socie del circolo fotografico “Il Castello” hanno deciso di mettersi nuovamente in gioco e fare rete per offrire alla collettività una nuova esposizione all’insegna della creatività e della sensibilità femminile. Il fatto di far coincidere il giorno dell’inaugurazione con l’8 marzo, o con la data più vicina, è una scelta simbolica.
Il nome “Donne senza volto”, assunto a partire dalla seconda edizione, racchiude numerosi significati. Innanzitutto, è un riferimento al fatto che negli anni il volto delle partecipanti è cambiato, in quanto la collettiva è passata dal piccolo gruppo di socie della prima edizione a oltre venti partecipanti. Inoltre, esprime che non è il volto in sé ad essere importante, ma la creatività e la passione di ognuna. “Donne senza volto”, per concludere, è un omaggio alle tante donne nel mondo che, ancora oggi, non sono libere di far sentire la propria voce.
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