Tale progetto artistico nasce con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani ai temi dell’antimafia raccontando la storia di uno degli interpreti più importanti della realtà siciliana tra gli anni ’80 e ’90. Oggi beato, il sacerdote fu ucciso per mano della mafia nel quartiere Brancaccio, una delle zone più difficili di Palermo e dove don Pino aveva portato avanti un progetto di formazione coinvolgendo bambini e giovani del rione.
La storia del religioso si intreccia con la vita dell’artista, che è stato figlio spirituale del religioso Don Puglisi, insieme a tanti altri sacerdoti che hanno perso la vita per combattere le mafie, rappresenta un pezzo della storia della Chiesa che sta dalla parte dei più deboli, degli emarginati e si impegna a contrastare la criminalità organizzata.
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