Categories: AttualitàNews

Indotto Ilva, gli autotrasportatori inaspriscono la protesta

Esaminare le problematiche relative ai rapporti tra le imprese di autotrasporto e la società Ilva. Per questa ragione il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha convocato un incontro con le associazioni di rappresentanza del settore il 18 febbraio alle ore 14. Il ministro Maurizio Lupi ha poi chiesto agli autotrasportatori “di sospendere le agitazioni previste per lunedì prossimo (oggi per chi legge). Li ho convocati per mercoledì al ministero e in quell’incontro potremo verificare lo stato dei lavori della commissione parlamentare sul decreto per l’Ilva di Taranto e valutare insieme eventuali nuove iniziative in merito. Voglio rassicurare gli autotrasportatori che il governo è direttamente impegnato, il presidente del Consiglio in prima persona, per la soluzione del caso, e sono certo che, insieme, la troveremo”.

Alla richiesta del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, di sospendere lo stato di agitazione in attesa dei provvedimenti sui crediti, un portavoce degli autotrasportatori invece ha rilanciato: il 17 febbraio, cioè domani, tutti a Roma con i camion. E da oggi, alla portineria C dell’Ilva, sarà ulteriormente diminuito il numero dei camion in transito: dai 20 della scorsa settimana ai 10 di oggi.

L’autotrasporto del siderurgico non ha di fatto accettato la tregua proposta dal Governo, che venerdì ha annunciato fondi per l’Ilva e l’inserimento dell’autotrasporto tra i creditori strategici. “L’autotrasporto è considerato un servizio importante e sarà pagato entro breve tempo, forse entro il 5 marzo” hanno dichiarato venerdì vari esponenti politici. Ciò potrebbe avvenire attraverso un emendamento alla conversione il Legge del Decreto Ilva che assegnerà agli autotrasportatori lo stato di “fornitori strategici” e potranno così ottenere anche la pre-deducibilità dei crediti.

Prevedere la pre-deducibilità dei crediti per le imprese di autotrasporto che lavorano per l’Ilva e che dall’aprile 2014 non vengono pagate è un primo passo, che non possiamo non commentare positivamente, ma non può certamente bastare”, ha commentato Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, sul sito web dell’associazione. “Chiediamo segnali più forti e concreti, che riguardino la sospensione dei versamenti fiscali e previdenziali e la messa a disposizione di risorse”. Uggè ricorda anche che l’Ilva non paga gli autotrasportatori da otto mesi e vende i prodotti franco fabbrica. “In questo modo, l’azienda riceve regolarmente il pagamento del trasporto, dimenticandosi però di trasferirlo ai vettori”.

Alla richiesta del Ministro alle Infrastrutture Lupi, che nelle veci del Governo ha chiesto ai rappresentanti dell’indotto di bloccare le proteste previste per oggi, sostenendo che il Governo è direttamente impegnato sulla soluzione del caso e che con un po’ di pazienza e cooperazione la situazione si risolverà, è arrivata in contro battuta la risposta di Martino Greco, segretario provinciale Ugl Logistica e Viabilità, uno dei tre portavoce della protesta degli autotrasportatori dell’Indotto Ilva. Greco ha dichiarato insoddisfazione nelle risposte del Governo, annunciando che non solo non bloccheranno la protesta, ma domani probabilmente saranno a Roma con i loro tir, non escludendo che possano bloccare i rifornimenti dell’Ilva.

“Sono ormai otto mesi che gli autotrasportatori prestano il loro lavoro gratis e se le mobilitazioni dovessero continuare, si verrebbe a spezzare una catena fondamentale per l’intero manifatturiero italiano dichiara Greco -. In aggiunta è da considerare che l’Ilva sta già affrontando un grave problema di liquidità: se in aggiunta venissero impedite anche le spedizioni e le conseguenti fatturazioni, si possono ben immaginare le conseguenze”. Ad ogni modo l’Ugl pur rimanendo vicina agli autotrasportatori, contemplando e sostenendo le loro giuste richieste, apprezza lo sforzo del Governo, partecipando ad una convocazione con le associazioni di categoria mercoledì 18 febbraio alle ore 14 presso il Ministero delle Infrastrutture, al fine di esaminare le problematiche inerenti ai rapporti tra le imprese di autotrasporto e l’Ilva. “Tuttavia, resta la volontà di continuare la protesta in maniera forte, finché non ci sarà una data certa per i pagamenti”, come ha già detto giorni fa Benedetto Dima vicesegretario della federazione metalmeccanici Ugl, in merito al confronto a Palazzo Chigi per la tutela dell’indotto Ilva, la buona volontà non basta.

admin

Recent Posts

Il mondo del cinema e tutti gli appassionati piangono per la scomparsa dell’indimenticabile Robert Redford

Addio a Robert Redford: il  mondo del cinema perde una delle sue stelle più luminose.…

2 ore ago

Allerta IMU: boom, da metà Settembre scattano le sanzioni SANGUISUGA I Proprietari spolpati fino all’osso I Meglio vendere

Scatta un nuovo allarme sull’IMU, da metà settembre le sanzioni avranno un vero e proprio…

7 ore ago

Sospetto angelo della morte in Francia | A processo un anestesista

Un medico francese è sospettato di aver avvelenato 30 pazienti, 12 dei quali sono morti.…

9 ore ago

Attenzione a quello che prenotate online | Le truffe continuano ad aumentare

Una famiglia ha prenotato una casa vacanze su Booking.com. Purtroppo al loro arrivo non hanno…

14 ore ago

Vietati i graffi auto: ufficiale, sanzione da 300 euro, pazzesco, oltre al danno la beffa I Paghi due volte: per riparare, e la multa

Vietati i graffi nelle automobili, questa volta partono ufficialmente sanzioni da oltre 300 €. Ecco…

18 ore ago

ABOLITA L’EVASIONE FISCALE: addio controlli, non rischi nulla I Zero multa, è tutto legale: ecco cosa fare

Grandissime e importantissime novità per gli italiani: potrete dire addio definitivamente ai controlli fiscali. A…

1 giorno ago