Categories: AmbienteNews

Eni, la Regione Puglia esprime parere sfavorevole sulla centrale ex Enipower

La Giunta regionale ha espresso, nell’ambito del procedimento di VIA e contestuale Autorizzazione Integrata ambientale VIA-AIA, parere sfavorevole di compatibilità ambientale per il progetto concernente “Adeguamento della centrale di cogenerazione da 410MWt di Taranto”, proposto dall’Eni. Il progetto prevede la sostituzione di apparecchiature obsolete con un turboalternatore a gas con caldaia a recupero, alimentato a gas naturale, da circa 42 MWe, una caldaia a fuoco diretto da 110 t/h di vapore alimentata a gas naturale e/o a fuel-gas di raffineria e una turbina a vapore a contropressione da 12 MWe.

Per la connessione della centrale con la Rete di Trasmissione Nazionale è prevista la realizzazione di un elettrodotto aereo (di circa 800 m) a 150 kV in semplice terna dalla stazione elettrica alla linea Taranto Ovest – Taranto Molo che, con l’elettrodotto esistente, formerà il raccordo in entra – esce, di una Stazione Elettrica in blindato (GIS) di Connessione alla RTN a 150 kV e di tre raccordi a 150 kV in semplice terna, in cavo sotterraneo (di circa 200 m), due per il collegamento di quest’ultima ai due elettrodotti di entra – esce, l’altro per il collegamento con la Stazione esistente.

La commissione tecnica VIA del ministero dell’Ambiente ha già rilasciato il parere positivo con prescrizioni il 17 ottobre scorso. Anche se non è stato ancora pubblicato. Inoltre, il “no” della Regione, potrebbe non bastare per fermare il progetto, specie dopo l’entrata in vigore della legge “Sblocca Italia” da parte del governo Renzi.

Il progetto iniziale della Centrale di Cogenerazione da 240 MWe fu presentato per le relative autorizzazioni ambientali (VIA ed AIA) il 19 marzo 2007, ricevendo parere favorevole di compatibilità ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente il 26 aprile 2010. Poi, nel gennaio del 2012, Enipower annunciò il ritiro definitivo del progetto iniziale. Quello nuovo l’Enipower, società controllata al 100% da ENI (che non va però confusa e identificata con “ENI Raffineria”), lo presentò il 28 giugno 2012, l’Enipower ha annunciato che rinuncerà ad investire su Taranto.

A partire dal 1 ottobre del 2013, la società, secondo produttore di energia elettrica in Italia, ha ceduto alla raffineria di Taranto il proprio sito produttivo:l’atto di scissione parziale della centrale termoelettrica (87 MW di potenza elettrica, alimentata a olio combustibile e fuel gas) a favore di Eni, è stato depositato presso il Registro delle imprese di Milano e Roma nell’estate dello stesso anno. Domani approfondiremo, ancora una volta, la storia di questo progetto.

Gianmario Leone

admin

Recent Posts

Italia 2.0 per quanto concerne il programma militare | Crosetto annuncia novità

L'Italia pensa alla modernizzazione militare. Crosetto scommette su carri armati e forze corazzate. Nuova strategia.…

1 mese ago

Zohran Mamdani, il sindaco che sfida Trump | New York ora ha il suo primo leader musulmano

Un voto che riscrive la storia americana e tutto comincia dalla città New York che…

1 mese ago

Svelato un segreto di famiglia: il manoscritto perduto della famiglia Shakespeare cambia tutto

Il segreto di Stratford. Esiste un manoscritto di cui si ignorava l'esistenza che riscrive la…

1 mese ago

“Grazie nonno!”: ADDIO BOLLO AUTO I Basta che abbia fatto 70 anni e ti cancellano la tua tassa seduta stante

Finalmente una bellissima notizia per gli italiani: potreste dire definitivamente addio al bollo auto… grazie…

1 mese ago

Halloween come evento ha proprio floppato | Quello del 2025 è stato pessimo

Halloween è stato da brividi al botteghino, ma non nel senso che pensate. E' stato…

1 mese ago

“Si riprenda la carta, non accettiamo più i bancomat”: ufficiale, dal 1 Novembre annullati i pagamenti con Carta

Ancora un’importante novità in campo finanziario: presta attenzione, perché potresti vederti rifiutare il bancomat al…

1 mese ago