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Licenziamenti appalto Alenia, si va verso stato di agitazione

Si è svolto mercoledì l’incontro tra lo Slai cobas e i dirigenti dell’azienda ‘Gruppo F srl’, ditta che opera nell’appalto Alenia, che ha annunciato 15 licenziamenti. Che per lo Slai cobas “sono frutto da un lato dei diktat dell’Alenia che pretende massima flessibilità da un lato e riduzione dei costi dall’altro; con appalti spot, in cui una parte dei lavoratori deve essere a disposizione per chiamate improvvise, in ogni orario, di sabato, domenica, ecc.; dall’altro i tagli di organico sono frutto della volontà del ‘Gruppo F’ di liberarsi di alcuni lavoratori”.

La procedura di riduzione del personale ex L. 223/1991, è stata avviata il 16 gennaio. L’azienda ‘Gruppo F’ gestisce per conto dell’Alenia Aermacchi, “affidamenti aventi ad oggetto servizi di pulizia, che, in ragione di subite rimodulazioni, necessitano di una radicale riorganizzazione, con oculato ridimensionamento dell’organico in essere”. Durante l’incontro l’azienda si è detta disponibile a ridurre “l’originaria stima dei licenziamenti a presuntive 7/8 unità, a seconda della diversa tipologia di parametro orario delle maestranze che verranno individuate secondo i criteri di rito”.

Questa riduzione sarebbe parte integrante di un più articolato piano di riorganizzazione gestionale dell’appalto “che preveda l’individuazione di un gruppo di 7/8 risorse, da assegnare ad attività di pulizie specializzate, con reinquadramento contrattuale del rapporto di lavoro, che dovrà essere contraddistinto da ampia flessibilità oraria nella prestazione lavorativa richiesta, in linea con le specifiche esigenze di servizio. Nello spirito di garantire la piena efficienza dei servizi e la massima soddisfazione della clientela anche attraverso l’incentivazione produttiva delle maestranze, la Gruppo F apre inoltre, nell’ambito del nuovo programma gestionale, alla concertazione di un percorso premiante la produttività e l’affidabilità delle risorse”.

Il sindacato Slai Cobas durante l’incontro ha espresso “la sua netta opposizione alla procedura di riduzione di personale, comunque quantificata”, e ha ribadito la sua richiesta al Gruppo F “di ritiro di tale procedura, atteso che il carico di lavoro esistente e il lavoro supplementare richiesto periodicamente (non solo per sostituzione di personale assente, ma per esigenze di servizio) non giustificano affatto i licenziamenti richiesti”. Lo Slai cobas ribadisce pertanto “le sue precedenti richieste relative ad un piano da concordare di aumento di orario di lavoro e di trasformazione di contratti a tempo pieno, nonché relative al passaggio di livello per una parte degli operai. Quanto sopra sono premesse indispensabili per discutere di “flessibilità oraria”, di “percorso premiante”, che devono guardare alla tutela dei diritti contrattuali dei lavoratori e non solo alle esigenze della committente”. Lo Slai cobas pertanto “invita nuovamente il ‘Gruppo F’ srl a ritirare la procedura di licenziamenti e ad avviare un nuovo confronto entro questo mese”.

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