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Pet Coke al porto di Taranto: Peacelink scrive al Noe

 Il fatto certo è che il Pet Coke arriva nel porto di Taranto e ciò si evince dal documento in allegato reso noto dalla redazione di PugliaPress avente oggetto “Attività di movimentazione di Pet Coke sul Molo Polisettoriale nel Porto di Taranto – Italcave S,p.A. – trasmissione cronoprogramma”. In merito, il 9 dicembre 2014, scrivemmo con posta certificata a Arpa Puglia, quando ancora non eravamo in possesso del documento relativo agli arrivi nel porto ma solo sulla base di informazioni informarli e ponemmo i seguenti quesiti:

-se la popolazione viene informata in merito a queste movimentazioni

-in che modo questo materiale viene movimentato

-dove viene stoccato e da quale azienda/ditta

-dove viene movimentato successivamente e soprattutto come viene utilizzato

Arpa Puglia ci ha risposto il 18 dicembre 2014 con il seguente testo:

“In riferimento alla richiesta di informazioni circa l’attività di movimentazione del Pet Coke nel porto di Taranto, inoltrata a mezzo posta elettronica certificata acquisita al protocollo Arpa Puglia con nr. 68672 del 9.12.2014, si comunica che allo scrivente Servizio viene regolarmente inviato un crono programma con l’elenco delle navi confermate per l’ormeggio c/o il molo polisettoriale di Taranto, la tipologia e il quantitativo della merce trasportata.

Si comunica inoltre che la movimentazione del Pet Coke nel porto di Taranto è stata già oggetto di attività di controllo da parte del Dipartimento di Taranto dell’Arpa Puglia e gli esiti degli accertamenti sono stati trasmessi ai vari Enti e che, per quanto riguarda i reati accertati, si è provveduto ad informare l’Autorità Giudiziaria”.

Nonostante la risposta di Arpa Puglia resta sconosciuto l’utilizzo del materiale in oggetto. Sappiamo che arriva il Pet Coke nel porto di Taranto, già oggetto negli anni passati di indagini e sequestri, ma non sappiamo chi lo utilizza e come. Inoltre in virtù della revisione AIA del 2012 concessa all’Ilva di Taranto sappiamo che il Pet Coke non può essere usato e detenuto dall’azienda, infatti nella prescrizione nr. 21 dell’AIA si legge:

“Il presente parere nega espressamente l’autorizzazione, da subito, sia all’utilizzo che alla detenzione di pet –coke e all’utilizzo a fini produttivi del catrame di cokeria”

Il 12 gennaio 2015 abbiamo posto la questione al Noe di Lecce. Con posta certificata, all’attenzione del Maggiore Candido, abbiamo inoltrato lo scambio di emails con Arpa Puglia e il documento dell’Autorità Portuale di Taranto gentilmente concesso dalla redazione PugliaPress prima della sua pubblicazione.

NOTA STAMPA DI LUCIANO MANNA (PEACELINK)

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