Ricordo infatti che il gruppo parlamentare Sel, tramite l’on.Donatella Duranti, ha presentato nel febbraio 2014 una interrogazione sulla pericolosità del deposito Cemerad di Statte, che pregiudica ulteriormente un territorio già martoriato dal punto di vista sanitario ed ambientale. Nella sostanza il nostro partito chiedeva le stesse cose domandate oggi in Assemblea, e cioè una attenzione diretta del Ministro affinché partissero immediatamente le operazioni di bonifica.
Evidentemente, e come al solito, tocca constatare che non conta tanto il problema in se quanto la voce di appartenenza da cui si leva. Quello che fa più specie, oltremodo, è la risposta che ha fornito questo pomeriggio il Ministro, che ha praticamente demandato la soluzione del problema al Comune di Taranto ed alla Prefettura, colpevolizzando la solita burocrazia e quindi sostanzialmente lavandosene le mani. Ritengo abbastanza kafkiano quanto accaduto, e spero nel futuro di riscontrare maggiore responsabilità da parte di questa maggioranza. Soprattutto adesso che lo stesso presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti ha espresso e ricalcato le nostre stesse criticità. Il Pd ed il governo non hanno più alibi. Il problema dei fusti radioattivi alle porte di Taranto va risolto. Adesso.
Maurizio Baccaro, coordinatore provinciale di SEL Taranto
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