“Ci vorranno mesi per recepire la nuova norma sui bandi approvata oggi mentre è importante che il governo italiano rinnovi e rinforzi il bando in essere alle coltivazioni OGM nel nostro Paese” afferma Federica Ferrario, campagna Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia.
Secondo la nuova legge, le motivazioni con cui il governo può giustificare il bando “non devono, in nessun caso, confliggere con la
valutazione di impatto ambientale” condotta dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare). In altre parole i governi non
possono basare i bandi su specifici impatti ambientali o evidenze di possibili danni da parte delle coltivazioni OGM a livello nazionale, anche nel caso in cui questi rischi non siano stati presi in considerazione da parte della valutazione dell’EFSA.
“Questa legge dovrebbe garantire ai Paesi membri le basi legali per vietare la coltivazione di OGM nel proprio territorio, ma contiene lacune preoccupanti. Concede alle aziende biotech la possibilità di negoziare direttamente con i governi e non permette ai Paesi di utilizzare motivazioni di carattere ambientale per giustificare i bandi nazionali” conclude Ferrario.
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