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Taranto, Prete: “Il porto presto protagonista del business dell’ortofrutta”

Fresh Port è il progetto lanciato dall’Autorità portuale di Taranto, che mira a valorizzare l’intera catena produttiva e logistica del settore agroalimentare di alcune regioni del Sud Italia, con particolare attenzione al comparto ortofrutticolo, attraverso l’utilizzazione delle aree e dei servizi portuali e retroportuali di Taranto. Il progetto Fresh Port vede il coinvolgimento del Consorzio C.I.A.O. Italia, che riunisce le OP di Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia e del gruppo olandese di distribuzione del fresco The Greenery. Negli ultimi mesi, si è aggiunto anche il consorzio Global Fresh Fruit, che raggruppa produttori ortofrutticoli più piccoli. Dopo aver intervistato Giorgio Mercuri, Presidente del Cda del Consorzio C.I.A.O. Italia, ItaliafruitNews.it ha chiesto al Presidente dell’Autorità portuale di Taranto, Sergio Prete, un aggiornamento sugli sviluppi del progetto.

La parte produttiva che serve a creare quella massa critica necessaria a supportare il progetto è stata già realizzata – dichiara Prete -. Il porto è attualmente in una fase di riqualificazione infrastrutturale e dei servizi. Tra maggio e giugno sarà pronta la piattaforma logistica portuale, con magazzini sia a temperatura controllata che a temperatura ambiente e con collegamenti diretti alla ferrovia. Il 23 dicembre scorso, sono stati consegnati i lavori per il terminal contenitori, all’interno del quale erano già presenti 900 prese per container refrigerati. Inoltre, si stanno valutando nuovi interventi per la realizzazione di magazzini per la gestione del fresco, sia in ambito portuale che retroportuale”.

A questo si aggiunge – spiega ancora Prete ad ItaliafruitNews.it – la realizzazione del nuovo locale per la sanità marittima, che ci consentirà di ricevere il riconoscimento PED (Punto di Entrata Designata) dall’UE per il transito di tutte le merci. Insieme alla Regione Puglia, inoltre, stiamo valutando un progetto per la creazione di laboratori di analisi presso le aree retroportuali di Taranto o di potenziamento dei collegamenti con i laboratori dell’ARPA Puglia (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente), in modo da consentire esami più veloci e completi, con costi più contenuti per gli operatori”.

A febbraio, lo stand dell’Autorità portuale di Taranto sarà presente per la prima volta a Fruit Logistica, ospitando Greenmed, Consorzio C.I.A.O. Italia e Global Fresh Fruit, oltre che Taranto Logistica. Inoltre, grazie ai finanziamenti provenienti dal “Piano Export Sud” dell’ICE di Roma, è in costruzione un sito web dedicato al progetto Fresh Port e sono in corso degli studi per l’export dei prodotti ortofrutticoli in mercati come Cina e Medio Oriente. Conclude Prete: “Nel giro di un anno e mezzo il porto di Taranto sarà uno dei punti di riferimento per l’import-export dei prodotti ortofrutticoli”.

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