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Ilva, il gas c’è e ci sarà – Riparato il guasto alle gru

TARANTO – Tutto come previsto, dunque. L’Eni non sospenderà la fornitura di gas all’Ilva. E i tre altoforni, AFO 2, AFO 4 e AFO 5, potranno continuare la loro marcia senza alcuno stop forzato. Soltanto chi crede agli asini che volano (ed in questa città sono purtroppo tanti) poteva ritenere plausibile che un’azienda in parte ancora a partecipazione statale, che rifornisce di gas il territorio nazionale e svariate aziende, ricattasse e portasse sul serio alla chiusura, nel giro di una settimana, del più grande siderurgico d’Europa che l’attuale governo a breve tenterà di prendere in consegna attraverso l’ennesimo decreto. Ed infatti ieri si è diffusa la voce secondo cui, dopo i contatti avvenuti tra l’ad della multinazionale pubblica dell’energia, Claudio Descalzi, ed il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, l’Eni continuerà a fornire gas in regime di default, per almeno altri tre mesi: una sorta di accordo informale, sulla parola diciamo. Ma siamo assolutamente certi che sino a quando l’Ilva “servirà” all’economia nazionale, non avrà mai alcun serio problema di rifornimento gas.

Tornando all’attualità invece, è stato riparato il guasto alla cabina elettrica che alimenta il secondo e il terzo sporgente del porto di Taranto in concessione all’Ilva, ma i lavoratori del reparto Ima (rientrati al lavoro per il secondo turno, visto che il danno è stato riparato poco dopo le 15) non sono risaliti subito sulle gru perché l’azienda ha deciso di far installare sui mezzi batterie di riserva che entrano in funzione in caso di black out. Scelta intelligente ma che forse doveva essere presa con largo anticipo, visto che proprio a causa di un black out, mercoledì scorso e giovedì pomeriggio i lavoratori, recuperati dai Vigili del fuoco in entrambe le occasioni, erano rimasti bloccati sulle gru a 60 metri di altezza.

I sindacati incontreranno l’azienda nelle prossime ore per conoscere le cause che hanno provocato il guasto alla cabina elettrica. Proprio martedì Fim, Fiom e Uilm hanno firmato un accordo che prevede verifiche periodiche e potenziamento delle misure di sicurezza nel reparto Ima. Posizione ondivaga invece quella presa dall’USB (che però insieme a Fim e Uilm era disposta a firmare il primo verbale con l’azienda l’indomani l’incidente di giovedì scorso quando a causa del cedimento del braccio di una gru per poco si rischiò l’ennesima tragedia all’interno del siderurgico), che ha presentato un esposto alla Guardia di finanza, si è dissociata, ritenendo le gru “ormai vetuste e pericolose e considerando insufficienti gli interventi di manutenzione”. Piccola chicca per il weekend. I lavori di manutenzione e ripristino della cabina elettrica, sono stati effettuati dalla ditta Comes Spa. Quella del presidente di Confindustria Taranto Vincenzo Cesareo. Auguri.

Gianmario Leone (TarantoOggi, 20.12.2014)

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