L’accordo prevede il versamento di una prima tranche di un milione e 300 mila euro, rispetto ai 2 milioni e 400 mila previsti per il saldo alle sei piccole aziende. Quasi altrettanti dovranno essere versati dall’Ilva alle altre tre ditte più grandi (Transider, Mcm e Lavagetti). In questo caso le modalità non sono ancora state decise. “Sia chiaro che i soldi che ci sono stati promessi riguardano lo scaduto di fine agosto – aggiunge Milanese – che proverranno dalla Fb di Brescia, la società che i Riva costituirono quando acquistarono l’Italsider. La scadenza del pagamento scadrà giovedì 15 gennaio, ma se ciò non dovesse avvenire, dal lunedì successivo saremo pronti a riprendere il blocco in maniera più ferma”.
Tuttavia lo stabilimento novese sta viaggiando a buoni ritmi produttivi. Entro il 31 dicembre la materia prima prodotta si attesterà su 1 milione e 450 mila tonnellate, destinata prevalentemente all’industria automobilistica, confermando così le previsioni, sottolineate da nuovi ordini che lascerebbero intravedere più di uno spiraglio di speranza per il 2015. E si confida nel termine dei contratti di solidarietà a cui circa 600 degli 800 dipendenti novesi sono sottoposti sino alla metà di giugno. Tutto dipenderà dall’entrata del gruppo in amministrazione straordinaria e quindi dalla sostituzione dell’attuale commissario straordinario, Piero Gnudi, il quale sta ultimando i suoi compiti.
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