Circa 2 milioni di pazienti in Italia, 570.000 con meno di 18 anni, «accoglieranno con soddisfazione il riconoscimento di una norma di civiltà in favore del soggetto allergico e dell’inclusione sociale». L’attuazione del regolamento giunge proprio alla vigilia delle festività natalizie, periodo di «abbuffate» potenzialmente pericolose per adulti e bambini con allergie o intolleranze alimentari. Tra gli alimenti più ‘a rischiò del Natale, la frutta secca con guscio (noci, arachidi, mandorle e nocciole) e i crostacei (aragoste, gamberi e gamberoni), alimenti che tradizionalmente riempiono i cesti natalizi e le tavole imbandite a festa.
L’attuazione della norma europea, conclude il presidente di Federasma e Allergie Onlu, Monica De Simone, «non solo tutela le persone con allergie alimentari, ma è anche il riconoscimento di una cultura della diversità. A giovarne – osserva infine De Simone – sarà la stessa ristorazione pubblica, finora a rischio per le persone con gravi allergie alimentari e ad essi in parte preclusa. L’indicazione per iscritto degli allergeni è infatti un’occasione per mostrare trasparenza e serietà, e un’ulteriore opportunità di esaltazione dell’ottima qualità dell’offerta italiana, oltre al fatto che contribuirà a scongiurare il pericolo, sempre molto concreto, di crisi anafilattiche con esiti fatali». (ANSA)
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