In un contesto come quello di Taranto dove la corsa alla crescita ossessionata ha creato morte, malattia e disoccupazione assoggettando la città a potenti gruppi economici che hanno sedi legali altrove, l’incontro con Pallante si prefigge l’obbiettivo di apportare un contributo utile alla discussione sulle proposte per la Taranto del domani partendo già da oggi in un’ottica molto più vicina al benessere dei cittadini.
In un mondo che spreca risorse ed energia, accumula rifiuti e scorie industriali, ossessionato in modo paranoico dal perseguimento di una crescita infinita in un pianeta di risorse limitate, far passare concetti come Decrescita Felice può essere oltremodo utopistico. Invece sono proprio i periodi di crisi socioeconomica che impongono un’autocritica al sistema con cui si produce, si consuma, si vive e si organizzano i rapporti umani, ovvero nella società di oggi ci sono tutte le condizioni per proporre un nuovo sistema di valori.
La Decrescita Felice parte dal presupposto che la correlazione tra crescita economica e benessere non sia necessariamente positiva, ma che esistano situazioni frequenti in cui ad un aumento del Prodotto interno lordo (PIL) si riscontra una diminuzione della qualità della vita. Il relatore dell’incontro, sin dagli anni ’80 è impegnato in riflessioni, proposte e divulgazione di argomenti inerenti i rapporti tra ecologia, tecnologia ed economia e concetti di efficienza e risparmio energetico.
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