Categories: AttualitàNews

Ilva, Usb: impianti fermi, sciopero riuscito – La Fim Cisl contesta successo

In una nota l’Usb parla di “enorme soddisfazione per la riuscita dello sciopero nello stabilimento Ilva di Taranto”, proclamato dal sindacato di base nell’ambito della mobilitazione di oggi contro il Jobs act e le modifiche all’art. 18. Per il coordinatore provinciale Francesco Rizzo “la produzione Ilva incassa un duro colpo con la fermata totale degli impianti, Acciaieria 1, Cco1 (Colata continua) e Cco5, dove non a caso l’usb ha una forte rappresentanza in termini di iscritti tra i lavoratori, e la fermata parziale della Acciaieria 2”. L’Usb ritiene emblematica la situazione dell’Ilva e attribuisce al governo enormi responsabilità: “Dopo 27 mesi dall’ordinanza della magistratura di Taranto, dopo 20 mesi di commissariamento, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: nessun passo in avanti sull’ambiente, sulla salute e sul lavoro”.  Ed aggiunge che  “a causa delle scellerate e contraddittorie scelte governative si avvicina ogni giorno di più al baratro”. Infine, l’Usb ha inviato una lettera aperta al premier Matteo Renzi evidenziando “l’assenza di una politica industriale vera, da qui a pochi mesi porterà, probabilmente, a far sì che lo stabilimento Ilva di Taranto venga regalato a qualche zelante capitalista straniero, come Mittal, per quattro soldi”.

LA FIM-CISL CONTESTA SUCCESSO – “Tanto fumo per nulla. I lavoratori dell’Ilva di Taranto snobbano lo sciopero della Fiom. Lo dicono i numeri – è il commento della Fim Cisl – su una forza attiva (1° turno) di 4442 lavoratori, 531 ASSENTI (scioperanti, malattia, ferie), per un totale del 12%. A giudicare dai dati emersi, le assemblee tenute in fabbrica dalla Fiom non hanno sortito gli effetti sperati, nonostante l’aiuto calato dalla USB che ha deciso di sostenere lo sciopero. I lavoratori hanno ravvisato nello sciopero questioni poco attinenti al lavoro e molto vicine alla politica. Di conseguenza hanno declinato, respingendo con decisione al mittente, la proposta. Nel caso dell’Ilva la situazione si rende ancor più difficile, considerato il clima d’incertezza legato alla stabilità della fabbrica. I lavoratori chiedono meno chiacchiere (spettacoli da piazza) e più fatti concreti che riguardano il destino del sito produttivo ionico”. Per la Fim Cisl “Solo con un mobilitazione responsabile potrà esserci il vero cambiamento. Noi, insieme ai lavoratori, siamo in campo per questo”.

admin

Recent Posts

Italia 2.0 per quanto concerne il programma militare | Crosetto annuncia novità

L'Italia pensa alla modernizzazione militare. Crosetto scommette su carri armati e forze corazzate. Nuova strategia.…

1 mese ago

Zohran Mamdani, il sindaco che sfida Trump | New York ora ha il suo primo leader musulmano

Un voto che riscrive la storia americana e tutto comincia dalla città New York che…

1 mese ago

Svelato un segreto di famiglia: il manoscritto perduto della famiglia Shakespeare cambia tutto

Il segreto di Stratford. Esiste un manoscritto di cui si ignorava l'esistenza che riscrive la…

1 mese ago

“Grazie nonno!”: ADDIO BOLLO AUTO I Basta che abbia fatto 70 anni e ti cancellano la tua tassa seduta stante

Finalmente una bellissima notizia per gli italiani: potreste dire definitivamente addio al bollo auto… grazie…

1 mese ago

Halloween come evento ha proprio floppato | Quello del 2025 è stato pessimo

Halloween è stato da brividi al botteghino, ma non nel senso che pensate. E' stato…

1 mese ago

“Si riprenda la carta, non accettiamo più i bancomat”: ufficiale, dal 1 Novembre annullati i pagamenti con Carta

Ancora un’importante novità in campo finanziario: presta attenzione, perché potresti vederti rifiutare il bancomat al…

1 mese ago