L’ipotesi migliore sull’Ilva «è che si contemperi, come detto in tante occasioni, una rapida e rigorosa applicazione della autorizzazione ambientale con il mantenimento dell’attività produttiva, quindi ci vuole chi mette i capitali e garantisce la prosecuzione. Noi più volte abbiamo ribadito che la fondamentale necessità di salvaguardare il settore siderurgico nel nostro Paese deve anche portare a scelte di intervento pubblico». Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha risposto così ai giornalisti mentre era a Bari. In merito alle ipotesi di acquisto da parte di gruppi stranieri, ad esempio l’Arcelor Mittal, e sui possibili vantaggi pubblici, ha precisato che «questa discussione non si può fare in astratto. Bisogna vedere quali sono i piani industriali, quali sono le quantità produttive, qual è la relazione tra il piano industriale che riguarda Taranto e le soluzioni che si costruiscono rispetto a Terni e Piombino e al resto della siderurgia. Torniamo a dire: bisogna fare politica industriale e non affrontare ogni singola situazione in una dimensione del minore dei mali. Perché in questa logica – ha ricordato – abbiamo perso un terzo dell’apparato produttivo del Paese, non penso che possiamo permetterci di perdere altri pezzi». (AdnKronos)
