«Nel permanere della gravità della situazione Ilva soprattutto a Taranto – continua Stefanelli – l’incontro ha fornito una conoscenza dello stato della situazione di cui abbiamo preso atto con interesse. In ogni caso, si è aperta una nuova fase di interlocuzione in cui il tema dell’intervento pubblico, da sempre sostenuto dalla Fiom Cgil, è all’ordine del giorno». Per la Fiom “l’intervento dello Stato è un fattore indispensabile a garanzia del risanamento ambientale, della salvaguardia occupazionale, del rilancio tecnologico della siderurgia italiana per il quale il futuro dell’Ilva è strategico. Attendiamo ora – conclude Stefanelli – di conoscere gli sviluppi del confronto fra Gnudi e le banche per assicurare i pagamenti delle competenze del prossimo mese, i tempi dell’acquisizione delle risorse dissequestrate dalla Procura di Milano destinate al risanamento ambientale, l’avvio di una nuova fase di relazioni industriali nel sito di Taranto a partire dal tema sicurezza dei lavoratori e monitoraggio della salute». (ANSA)
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