Tempa Rossa, la protesta all’attenzione del Prefetto – Spalluto (Sds): procedura regolare

sit-in tempa rossaTARANTO“Quanto accaduto è una palese violazione del regolamento in quanto nessun organismo del Comune può essere convocato in questo modo, con un’ora e mezza di preavviso e tramite sms telefonico”.  E’ scritto nero su bianco, nella nota indirizzata al prefetto Umberto Guidato, dopo un incontro con il vice prefetto vicario Malgari Trematerra. “L’annullamento (della seduta di oggi, ndr) deciso dalla Conferenza dei capigruppo – si legge –  è  irregolare perché non è avvenuto con il consenso unanime e ufficiale di tutti i capigruppo, come da regolamento”.

A firmare il documento, in cui si chiede al prefetto di “esercitare una funzione di controllo per garantire lo svolgimento democratico del Consiglio Comunale”, sono ambientalisti come Daniela Spera (Movimento Stop Tempa Rossa) e Vincenzo Fornaro (Taranto Respira), consiglieri comunali di opposizione come Angelo Bonelli (Verdi), Dante Capriulo, Francesco Venere e Gianni Liviano (Noi Democratici – Per la città che vogliamo), e l’europarlamentare Rosa D’Amato (M5S).

Tutti in forte polemica per il rinvio (al prossimo 5 novembre) della seduta del Consiglio Comunale programmata per oggi, che avrebbe dovuto trattare il tema della variante urbanistica al Piano regolatore del porto in funzione anti Tempa Rossa (progetto della joint venture Total, Shell e Mitsui). Una decisione assunta dalla Conferenza dei Capigruppo durante una riunione convocata d’urgenza sabato scorso. Un vero e proprio blitz che sarebbe collegato ad una telefonata istituzionale giunta da Roma.  

sit-in tempa rossaLa protesta ha avuto inizio intorno alle 10, sotto Palazzo di Città, dove i consiglieri comunali si sono uniti al sit-in di studenti, cittadini e ambientalisti. Poi, si è trasferita sotto la sede della Prefettura, dove una delegazione è stata accolta dal vice prefetto Trematerra.

«Abbiano denunciato con un documento unitario l’irregolarità con cui si è proceduto al rinvio della seduta e chiesto un intervento del prefetto perché il Consiglio Comunale sta agendo in maniera antidemocratica – ha dichiarato al termine dell’incontro Rosa D’Amato (M5S) sappiamo che il Comune è stato convocato per il 30 ottobre a Roma. Il presidente del Consiglio comunale Bitetti dice che la posizione della maggioranza non cambierà il prossimo 5 novembre. Bene, allora perché non andare nella Capitale con una decisione già assunta oggi a Taranto?».

Sulle modalità irrituali con cui è giunta la convocazione della riunione dei capigruppo, sabato scorso, si è soffermato Liviano: «E’ stato inviato un messaggino alle 12.30 per una riunione fissata alle 14 che non è neanche arrivato a tutti – ha evidenziato il consigliere comunale – alla Prefettura abbiamo chiesto il rispetto delle regole e un riscontro, anche formale, su quanto denunciato oggi.  E’  stata seguita una procedura che non sta né in cielo né in terra». 

Alessandra Congedo

SPALLUTO (SDS): LA PROCEDURA E’ REGOLARE

SPALLUTO“La procedura seguita è regolare. Alcuni consiglieri ci hanno chiesto un rinvio della seduta per conoscere le determinazioni di Roma del prossimo 30 ottobre. Eravamo contrari, ma si tratta solo di pochi giorni e ci siamo adeguati”. E’ il commento di Alfredo Spalluto, capogruppo Sds, che assicura: “Approveremo la variante così come l’ha approvata già la Giunta col sindaco”.  E in merito alla telefonata che sarebbe giunta da Roma dice: “Non so se è avvenuta davvero o è una bufala”. (A. Cong)

 

 

 

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