A conclusione, parlamentari e consiglieri si soffermeranno sulla battaglia per il mare e l’ambiente, che il Parlamento pugliese conduce unitariamente da anni, a difesa dell’Adriatico e dello Ionio dagli idrocarburi che le multinazionali vorrebbero estrarre davanti alle coste (il petrolio nei fondali italiani è “amaro”, “pesante” e soggetto a intensi processi di raffinazione, al contrario di quello di qualità, negli Emirati, “dolce” e “leggero”). Il presidente Introna ha accolto la proposta di Legambiente, WWF e Greenpeace di un confronto allargato alla componente parlamentare sulla politica nazionale di sfruttamento di giacimenti terrestri e marini di gas e petrolio, accelerata dal decreto “Sblocca Italia” del Governo, in fase di conversione in legge. Parte dell’appuntamento di lunedì si rivolgerà quindi alla moratoria dello sfruttamento dei mari italiani a scopi petroliferi. Interverranno le Associazioni ambientaliste impegnate col Consiglio regionale nella campagna contro le trivelle e per le energie pulite. Entrambi gli argomenti dell’incontro sono l’oggetto di due ordini del giorno unitari, approvati dal Consiglio regionale nella seduta del 14 ottobre.
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