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Il ministro Giannini a Taranto per Polo scientifico “Magna Grecia” – Circolo Prc: nulla da festeggiare

Domani, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini sarà a Taranto per inaugurare il polo scientifico “Magna Grecia” a Paolo Sesto. In realtà non c’è nulla da festeggiare: il Governo Renzi infatti, per finanziare i famosi 80 euro in busta paga, ha sottratto 150 milioni di Euro ai fondi per il diritto allo studio. Ciò mette a rischio nell’immediato la copertura delle borse di studio per gli studenti.  

Le promesse di rifinanziare l’università pubblica formulate dal governo, e in particolare dal ministro Giannini, non sono state mantenute. Le università italiane continueranno così a competere fra di loro per ricevere qualche euro in più, trasformandosi definitivamente in “laureifici” privi di una didattica di qualità, ospitate in strutture obsolete, accessibili esclusivamente ad una élite facoltosa. Negli ultimi tre anni, infatti, le tasse universitarie sono aumentate di circa il 50%; di conseguenza, in tanti hanno dovuto rinunciare agli studi. Addirittura oggi gli Atenei sono costretti ad esibire al loro interno cartelloni pubblicitari per racimolare qualche spicciolo.

Lo stesso polo universitario tarantino ha subito negli ultimi anni un forte calo delle immatricolazioni. Le cause sono ascrivibili, in parte, ad una diminuzione dell’offerta formativa, in parte ai tagli imposti dai governi Berlusconi e Monti, che hanno portato ad un inevitabile aumento delle tasse. Dal 2008 sono stati chiusi numerosi Corsi di Laurea: Gestione e Risorse del Mare e delle Coste, Lettere Moderne, Scienze della Comunicazione e Maricoltura. Ed è di qualche settimana fa la notizia della chiusura dei dipartimenti di fisioterapia, scienze infermieristiche e tecnico della prevenzione ambientale. In questo modo il progetto di un polo universitario jonico, motore di un nuovo e diverso sviluppo civile e culturale del nostro territorio, rischia di dissolversi definitivamente.

Riteniamo che il primo passo per migliorare realmente la condizione dell’università pubblica sia un ormai inderogabile aumento degli investimenti da parte dello Stato. Il governo Renzi e il ministro Giannini sembrano invece continuare a ignorare questa necessità. E così l’intero sistema formativo italiano va a rotoli. Ai giovani viene offerto un futuro da precari, da sfruttati, da ingranaggi di una macchina che produce sempre più disperazione. Perciò siamo e saremo accanto al movimento studentesco di Taranto per supportarlo nelle sue rivendicazioni così come è stato negli ultimi mesi e negli ultimi anni.

Circolo PRC “Peppino Impastato”, Taranto

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