Questa mattina, il Commissario Straordinario di ILVA, Piero Gnudi, accompagnato dal sub commissario, Corrado Carrubba, è giunto a Taranto per incontrare il prefetto, Umberto Guidato, e il sindaco, Ippazio Stefàno. “Nel corso degli incontri – è scritto in una nota dell’azienda – il commissario Gnudi ha aggiornato le autorità sul lavoro svolto negli ultimi mesi e ha ribadito il fermo impegno a proseguire nel piano di risanamento ambientale (a oggi, ILVA ha ottemperato a circa il 75% delle prescrizioni AIA), di recupero dell’efficienza produttiva e commerciale e di reperimento delle risorse finanziarie a supporto del raggiungimento di questi obiettivi”.
La visita del commissario era stata preceduta dal primo sopralluogo presso lo stabilimento di Taranto del sub commissario Corrado Carrubba, la cui nomina è stata formalizzata in Gazzetta Ufficiale il 30 settembre scorso. L’avvocato Carrubba ha incontrato il top management e, in particolare, il Direttore di stabilimento Ruggero Cola e il Direttore del Dipartimento AIA Alessandro Labile.
Abbiamo contattato il dottor Giorgio Assennato, direttore generale di Arpa Puglia, per conoscere il suo punto di vista su quel 75% di prescrizioni “ottemperate”. Quanto è credibile? «Non le so dare una risposta – ha dichiarato Assennato – ufficialmente è ISPRA, titolare del piano di monitoraggio e controllo, a doverlo dire. Forse l’azienda si riferisce al 75% di quelle sopravvissute alle varie leggi salva-Ilva e ai piani ambientali che ne hanno cancellato diverse. Le cose più complesse, come la copertura dei parchi, non credo le abbiano nemmeno iniziate. Forse intendevano dire il 75% di quelle scadute ad oggi».
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