“Quello che rammarica di più è constatare che il Governo Renzi non riesca o non voglia guardare alle potenzialità di Taranto in ambiti legati al turismo e alle tante piccole attività che si potrebbero creare qualora sia riconosciuta ‘l’indennità’ per tutto il male che ha dovuto subire questa città da un modello di sviluppo obsoleto e inadeguato, imposto dall’esterno – continua De Lorenzis (M5S) – Ultimamente, diversi studi hanno dimostrato come le attività industriali limitino ed impediscano alle altre attività economiche, alternative all’industria pesante, di realizzarsi nella città dei due mari. Il M5S, recependo le istanze dei tarantini, ha già espresso su più fronti e più volte la propria volontà di un cambiamento, graduale ma radicale, per questa città martoriata. Una città che potrebbe ritrovare proprio nella protezione e valorizzazione del mare l’alternativa principale, così come lo è stata per molti secoli prima della colonizzazione industriale”.
Nell’interrogazione parlamentare, a prima firma del deputato De Lorenzis, i portavoce M5S alla Camera chiedono al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti quali siano i danni arrecati da questo ennesimo incidente e quali interventi intenda adottare per salvaguardare il mar Grande. Inoltre, si chiedono quali siano le misure necessarie in materia di prevenzione e riparazione adottate dal siderurgico Ilva di Taranto, ricordando che in Europa vige il principio “chi inquina, paga”. “Evidentemente – conclude il deputato salentino 5 Stelle – per il Governo Renzi, ancora una volta, Taranto non è Europa!”.
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