“Tenendo conto delle novità intervenute in relazione all’approvazione del Piano concernente le prime misure di intervento per il risanamento della qualità dell’Aria del quartiere Tamburi di Taranto che tra l’altro prevede il riesame delle autorizzazioni integrate ambientali del comprensorio industriale di Taranto e Statte e della legge regionale sulla valutazione del danno sanitario (21/2012) – prosegue Nicastro – abbiamo avviato la formale procedura di richiesta di riesame per il progetto di stoccaggio di Eni. Il tutto anche alla luce delle considerazioni espresse dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente con la lettera del 25 settembre scorso che riguardano aspetti ambientali e questioni riferite al rischio di incidenti rilevanti”.
“Parallelamente, come già comunicato nei giorni scorsi, Arpa Puglia coordinerà il lavoro di redazione della Vds sulla traccia di quanto già fatto per lo stabilimento Ilva e attendiamo lo studio dell’azienda che certifichi il non aggravio di emissioni in atmosfera. Questi elementi – conclude Nicastro – confrontati con i dati in nostro possesso che riguardano l’area di Taranto permetteranno di valutare l’incidenza effettiva del progetto, anche in termini sanitari, e, cosa ancora più importante, di inserire nell’iter sulla nuova Aia le valutazioni sulle ricadute sanitarie, peraltro già richiamate nelle prescrizioni inserite nel parere Via Regionale del 2011”.
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