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Ilva Genova: accordo trovato in Regione

Accordo trovato in Regione Liguria tra sindacati e Ilva per lo stabilimento di Genova-Cornigliano. E’ stato deciso che sarà l’Ilva a coprire i costi per i 70 giorni non coperti dagli ammortizzatori sociali tra l’1 giugno e il 10 agosto 2015, quando sarà avviato un nuovo periodo di cassa integrazione straordinaria. L’accordo interessa circa 700 lavoratori. Il documento di intesa sarà ora trasmesso al Ministero del Lavoro che lo aveva richiesto per l’approvazione e la firma di tutti i soggetti interessati. “Oggi abbiamo la certezza di otto mesi di cassa integrazione in deroga, praticamente fino al 31 maggio 2015, verrà riattivata la cassa integrazione straordinaria dall’11 agosto al 30 settembre 2015 e dall’1 ottobre ripartiranno i contratti di solidarietà” ha spiegato l’assessore al Lavoro Enrico Vesco, soddisfatto anche del superamento, con l’impegno di Ilva, dello scoglio dei 70 giorni rimasti scoperti. L’accordo prevede che vengano avviati con il Comune di Genova i lavori di pubblica utilità, che copriranno il periodo di casa integrazione, compresa quella straordinaria, per dare una continuità reddituale ai lavoratori. Un intervento finanziato dalla Società di Cornigliano, attraverso la modifica dell’accordo di programma delle Acciaierie di Cornigliano che dovrà varare il ministero nei prossimi giorni.

Intendiamo rispettare l’accordo di programma e quindi cercheremo di trovare soluzioni occupazionali ma, in ogni caso, ci faremo carico dei lavoratori”. E’ questa la posizione di Ilva, espressa da Enrico Martino, responsabile delle risorse umane, per sbloccare l’impasse in cui era finita la vicenda dei lavoratori di Cornigliano dopo l’ultimo incontro al Ministero del Lavoro. “Noi stiamo rilanciando gli investimenti, a partire dalla banda stagnata – ha spiegato Martino – e questo è il nostro impegno. Abbiamo fatto il possibile per dare una mano, sappiamo gli impegni che ha preso l’azienda e facciamo il possibile per rispettarli”.

L’accordo locale è stato raggiunto ora bisogna formalizzare con il governo, le istituzioni locali, le parti sociali la modifica dell’accordo di programma perché l’intesa si può applicare se si modifica l’accordo di programma”. Così il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando durante la conferenza stampa dopo la giunta il raggiungimento dell’accordo per i lavoratori dello stabilimento Ilva di Cornigliano. Un’intesa arrivata al termine di una lunga mattinata di consultazioni e di confronto che, adesso, può essere inviata a Roma per la ratifica. “Il testo mi pare ormai consolidato – ha spiegato Burlando – e nelle prossime ore, al massimo lunedì, dovremmo ricevere la proposta formale di modifica dell’accordo di programma del 2005 e siglarla per via telematica in modo che possa diventare operativa e far partire, da ottobre, i lavori di pubblica utilità. Comunque sia – ha concluso Burlando – a pagare il prezzo di questo processo non sarà il mondo del lavoro”.

Sarà invece presentato lunedì all’assemblea dei lavoratori Ilva di Cornigliano il testo elaborato nel corso dell’incontro che si è tenuto ieri mattina in Regione Liguria. “Abbiamo fatto un pezzo di percorso – spiega Bruno Manganaro, segretario di Fiom Cgil – ma adesso attendiamo che la Presidenza del Consiglio dei Ministri prepari il testo di modifica dell’accordo di programma perché solo quello potrà rendere operativa l’intesa raggiunta oggi”. Una discussione particolarmente complessa, spiega la Fiom, anche perché era necessario appianare i dubbi che erano stati espressi dal Ministero del Lavoro durante l’ultimo incontro a Roma. “Il Ministero metteva in discussione sia i lavori di pubblica utilità e l’integrazione salariale – ha spiegato Manganaro – sia la copertura economica dei 70 giorni che mancavano nel passaggio dalla cassa in deroga a quella straordinaria perché non c’era copertura giuridica. L’unica possibilità era che i lavoratori fossero in carico all’azienda. Alla fine questa cose si è scritta e i soggetti genovesi hanno concordato un percorso che prevede anche il ritorno in fabbrica”. “Noi ora attendiamo di essere convocati per firmare l’intesa, che è però un allegato all’accordo di programma. La Presidenza del Consiglio – prosegue Manganaro – dovrà, infatti, elaborare il testo di modifica dell’accordo di programma e farlo firmare a tutti i soggetti interessati”. (TarantoOggi, 20.09.2014)

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