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Ilva e Tap, Renzi contestato a Bari e Taranto

BARI – “A Taranto non è più una partita che riguarda solo l’Ilva, ma è  in gioco l’idea stessa di rapporto tra diritto al lavoro e diritto alla salute. Vincere la sfida dell’Ilva a Taranto” e’ “per dimostrare che la siderurgia e Taranto sono il simbolo per il quale si puo’ coniugare capacità di attrazione degli investimenti stranieri, creazione di posti lavoro e dimensione ambientale”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi  alla Fiera del Levante, nel corso di un intervento che si è rivelato noioso, superficiale e privo di indicazioni concrete sul futuro del Paese e su come uscire dalla pesante crisi economica e sociale che sta attraversando.

Sia a Taranto, dove era stato nella tarda mattinata per alcuni incontri in Prefettura, che a Bari – mentre si avviava verso gli stand, al termine del suo intervento – Renzi è stato contestato da gruppi di cittadini. Nella città ionica, sotto la Prefettura,  si sono alzati cori come “Buffone, buffone” e “Taranto libera” da parte di ambientalisti e cittadini che rivendicano il diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente.

A Bari, dov’eravamo anche noi, il presidente del Consiglio è stato accolto dalla protesta anti-Tap. Quaranta sindaci del Salento, sostenuti da altrettanti cittadini, si sono presentati all’ingresso del padiglione per ribadire il loro no al gasdotto a San Foca, gridando: “Giù le mani dal nostro mare”. Una protesta, la loro, caduta nel vuoto. “Non e’ pensabile che si blocchi un’ opera pubblica che parte dall’Azerbaigian, e che non può arrivare a Ventimiglia, ma deve arrivare qui, come il Tap – ha dichiarato il premier confermando una posizione ormai nota – noi siamo pronti a rispettare chi dice di no. Ma chi dice di no non può dire solo stop. Parliamo di tutto senza problemi, ma non si può dire di no ad un’opera cosi’ importante”.

Sempre a Bari, non sono mancate contestazioni da parte di rappresentanti dell’Usb e della Camera di Commercio, critici nei confronti del Governo sul fronte delle politiche economiche e del lavoro. Ai manifestanti, sin dalla tarda mattinata,  è stato impedito di avvicinarsi ai cancelli d’ingresso della Fiera. La loro protesta, infatti, è stata confinata dalle forze dell’ordine su un marciapiede, a notevole distanza. Solo una parte dei contestatori ha fatto regolarmente ingresso nella struttura e ha potuto urlare il proprio disappunto nei confronti del capo del Governo, impegnato in una rapida visita degli stand.

Alessandra Congedo

LA CONTESTAZIONE – In questi due video segnalati dallo Slai Cobas la protesta di Taranto.

httpsv://www.youtube.com/watch?v=TqKCJXkEFxg&feature=youtu.be

httpsv://www.youtube.com/watch?v=6o9kfIwrVaM&feature=youtu.be

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