Un protocollo di intesa non si nega a nessuno ma ad oggi c’è bisogno di sollecitudine e chiarezza di intenti. La bonifica del Mar Piccolo vede già impegnati, attorno alla figura del Commissario ed al coordinamento della Cabina di regia regionale, un buon numero di enti ed organismi con tutte le competenze del mondo scientifico ed accademico, così come delle agenzie di prevenzione protezione ambientale, adeguatamente mobilitate. Le stesse rappresentanze economiche e sociali sono state più volte coinvolte in momenti di ascolto e confronto. C’è dunque la necessità di non indugiare oltre, di non attardarsi nell’inseguire le istanze di chi ha altro da fare e di cui occuparsi, e procedere nella piena trasparenza a prendere le giuste decisioni per avviare con celerità i processi attuativi delle bonifiche e rendere disponibili tutte le risorse che servono. Per l’ASI auspichiamo che lo stesso piglio e la stessa determinazione siano riposti nell’importante compito di sostenere le capacità produttive di un territorio in forte affanno, assolvendo al meglio ai propri compiti istituzionali”.
Antonio Marinaro, presidente Ance Taranto
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