L’Ilva, si legge nel testo della risposta del ministro, “ha presentato istanza al Mise per l’attestazione della funzionalità delle condizioni per la concessione del prestito ponte per un ammontare di 250 milioni di euro negoziato con primarie banche nazionali. Il ministero ha avviato l’istruttoria relativamente all’ammontare di 155 milioni (e non 150) di euro, quota del prestito diretta alla continuazione dell’esercizio di impresa”. Per quanto riguarda invece l’apertura di un tavolo di confronto urgente per riavviare l’Osservatorio siderurgico, citato dai deputati che hanno sottoposto l’interrogazione, “osservo che il Tavolo nazionale siderurgico è già attivo presso il Mise ed è stato convocato l’ultima volta il 29 maggio scorso. In autunno è prevista una nuova convocazione a valle dell’incontro avutosi a Bruxelles sullo Steel Action Plan europeo”.
Dunque i soldi devono ancora arrivare nelle casse dell’Ilva Spa. Domanda: ce la farà il ministero a dare l’ok entro domani sera per consentire all’azienda di versare nei conti corrente dei 20mila dipendenti Ilva lo stipendio di agosto con il relativo premio di produzione trimestrale?
G. Leone (TarantoOggi, 11.09.2014)
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