La green economy e’ in grado di rilanciare l’economia ma l’ambiente da vincolo deve diventare opportunita’ economica e orientare alcune scelte del governo. E’ su questo concetto che ruota la proposta di documento conclusivo elaborata dalle Commissioni Ambiente e Attivita’ produttive della Camera al termine dell’indagine conoscitiva sulla green economy. Il documento suggerisce anche alcune priorita’ da mettere al centro dell’agenda europea durante il semestre di presidenza italiana. Fra le “priorita’ e urgenze”, al governo si indica – tra l’altro – di procedere con una riforma fiscale ecologica, attivare programmi per un migliore utilizzo delle risorse europee e investimenti che si ripagano con la riduzione dei costi economici, oltre che ambientali, per le infrastrutture verdi, la difesa del suolo e le acque; innovare le procedure per i bandi pubblici e le gare d’appalto mettendo al centro la qualita’ e infine un programma nazionale per l’efficienza e il risparmio energetico. Il volume di affari al 2020, si legge nel documento, potrebbe raggiungere un valore di 350 miliardi di euro, con un’incidenza di 2 punti all’anno di Pil e ricadute occupazionali sul sistema industriale fino a 200.000 nuovi occupati. (ANSA)
