“Ci sono ancora due società italiane interessate all’acquisto del sito – ha spiegato ieri sera al termine del vertice al Mise, Fabio Bernardini della Fim Cisl – malgrado qualche criticità da superare, hanno presentato entrambe un piano industriale. Una di esse ha in programma la divisione della produzione in due settori, uno galvanico, l’altro di manutenzione nel settore aeronautico, l’altra società invece una sola produzione. Entrambe hanno come punto fondamentale la totale occupazione dei 70 lavoratori attualmente in mobilità”.
“Accanto alle due società – ha aggiunto Bernardini- c’è un gruppo della Russia che è fortemente interessato ad acquistare i macchinari. Potrebbe impiegare alcuni operai per un determinato periodo nell’operazione di smontaggio. Ma bisogna verificare se l’operazione è legata ad una delle due società interessate ad acquistare il sito. Ora, tutto dipenderà dalla volontà di Ilva di vendere o meno il sito. Purtroppo al Mise è naufragata la possibilità per i 70 operai licenziati di poter usufruire di altra cassa integrazione. Quindi il 5 agosto o Ilva vende e si riaccende la speranza per gli ex lavoratori di tornare al lavoro, oppure per loro cadranno definitivamente le speranze”.(dal TarantoOggi)
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