Questa non è la città che vogliamo! Siamo stanchi di essere considerati la pattumiera d’Italia. In cinquant’anni, le vostre scelte e quelle dei vostri predecessori hanno cancellato millenni di storia, di cultura e di tradizioni ben radicate nel nostro territorio. Siete stati capaci di trasmettere nella mentalità di ogni tarantino, che l’industria, al di là dei rischi che può provocare, rappresenta la sua unica prospettiva futura, escludendo totalmente alternative sane quali la pesca, il turismo, l’agricoltura, l’allevamento già vocazioni natie della città. Concludiamo sottolineando che le nuove generazioni pretendono un radicale cambiamento volto a valorizzare tutte le risorse che questa terra offre, senza più sottostare a dinamiche che guardano solo al profitto e danneggiano la salute e l’economia.
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