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Rifiuti, Nicastro: “Nonostante i gufi, nessuna emergenza”

“Se si hanno due macchine ed una è a fare il tagliando, è del tutto evidente che si deve fare tutto con l’altra. La vicenda, su cui si tenta di scatenare una tempesta, relativa al momentaneo trattamento dei rifiuti dell’ex bacino BA5 presso l’impianto di Poggiardo è davvero singolare. L’assurdità della vicenda sta nel fatto che, a seguito delle rimoastranze sei territorio per il temporaneo trattamento dei rifiuti del bacino barese a Poggiardo, l’ufficio Rifiuti della Regione ha convocato un incontro tra i soggetti interessati. La regolamentazione dei flussi è una competenza degli Oga, nello specifico quello di Lecce e quello di Taranto che però non hanno ritenuto di partecipare a quell’incontro”. Così l’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro.

“Devo chiarire che, nonostante qualcuno continui a sperare di vedere la Puglia sommersa dalla spazzatura, questo non accadrà perché, nonostante le proteste di amministratori locali in cerca di appigli per costruire la propria carriera politica, siamo pronti a gestire le criticità ragionando, come sempre abbiamo fatto, di una Puglia che è unica dal Gargano al Salento. Non ci sono, tanto per chiarire, comuni ‘con il fiato sospeso’, come qualche giornale ha titolato perché per quelli che biostabilizzavano a Conversano torneranno a farlo riprendendo poi a conferire a Brindisi. E, tanto per dirla tutta, nessuno è corso ai ripari – prosegue Nicastro – l’ordinanza per la biostabilizzazione dei rifiuti dell’ex Ba5 a Poggiardo era limitata al tempo dell’ordinaria manutenzione degli impianti”.

“Non è accettabile che le legittime istanze dei cittadini di Poggiardo, al pari di quelle di tutti gli altri pugliesi, diventino il grimaldello per l’irresponsabilità politica di chi, pur essendo autorità sanitaria sul territorio, non riesce ad immaginare una solidarietà ‘che vada aldilà del proprio orticello o della propria bottega. I contratti di gestione degli impianti presenti sul territorio pugliese prevedono che gli stessi gestori individuino percorsi alternativi dei flussi in caso di manutenzione senza aggravi economici e che, conseguentemente, gli organi locali preposti si determinino per gestire il tutto. In questo caso, come spesso accade, la Regione  – conclude Nicastro – si è dovuta sostituire a chi si sottrae alle fase operative e di gestione delle problematiche per poi riservarsi il diritto di recriminare sulle decisione prese da altri. Quanto alle emissioni odorigene, in assenza di attività diretta dell’autorità sanitaria cittadina, predisporremo ulteriori controlli al fine di tutelare i cittadini”.

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