I tecnici della dg Ambiente della Commissione Ue stanno analizzando la risposta dell’Italia del 26 giugno alla lettera di messa in mora supplementare (16 aprile) sull’Ilva di Taranto, e la documentazione consegnata dalle associazioni che hanno presentato la denuncia. Sulla base del risultato della valutazione in atto, Bruxelles decidera’ i nuovi passi da compiere. Si apprende da fonti Ue. Il 16 aprile scorso Bruxelles aveva allargato il fronte della procedura di infrazione (avviata a settembre 2013) con una lettera di messa in mora supplementare, dove ha ipotizzato nuove possibili gravi violazioni nella gestione dello stabilimento. (ANSA)
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