“L’Ue ci ha rinviati insomma. Un po’ come scolari che non s’impegnano abbastanza – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) – E la cosa che ci fa più rabbia è che la maggioranza non ha minimamente prestato attenzione ai nostri timori nei mesi scorsi. Cosa chiede Bruxelles all’Italia? Semplicemente di fare in modo che ciascuna autorità impegnata nella gestione dei fondi strutturali predisponga un piano di riforma amministrativa che prevede la responsabilità del Ministro o del Governatore della Regione per gli impegni presi nel campo di sua competenza. Inoltre – continua L’Abbate – la Commissione europea chiede all’Italia di garantire che un presidio centrale assicuri il monitoraggio degli investimenti cofinanziati dall’Ue. Sul piano dei contenuti, invece, l’Esecutivo Ue chiede che gli obiettivi dei programmi operativi nazionali e regionali rispecchino le raccomandazioni specifiche per Paese, rivolte all’Italia nell’ambito del semestre europeo. E speriamo – conclude il deputato pugliese 5 Stelle – che questa volta il Governo riesca a essere più diligente”.
L’Accordo di Partenariato tra Italia ed Unione Europea è il documento strategico alla base della programmazione dei Fondi Strutturali 2014-2020 e che impegnano il 37,5% del bilancio complessivo dell’UE. I fondi presenti sono il FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), il FSE (Fondo sociale europeo), il FC (Fondo di Coesione), il FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) ed il FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca). All’Italia restano da spendere, entro il 2015, circa 15 miliardi di euro, pena la restituzione. Praticamente, da contribuente netto dell’UE, il nostro Paese rischia anche di ridare indietro i soldi che non ha saputo utilizzare. Mentre, entro il 2022, l’Europa ha garantito all’Italia circa 30 miliardi di euro. Considerando la compartecipazione dello Stato italiano, dunque, si tratta di circa 90 miliardi di euro da spendere (più o meno il valore di quattro “finanziarie”) e su cui mancano ancora misure chiare e concrete per il loro utilizzo.
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