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Eni, Tempa Rossa: il Consiglio comunale di Taranto dice no

Il consiglio comunale di Taranto ha approvato ieri tre documenti, tra cui uno dei Verdi, esprimendo contrarierà al progetto “Tempa rossa” dell’Eni che vorrebbe sfruttare l’oleodotto Viggiano-Taranto per incrementare la movimentazione di greggio proveniente dal giacimento omonimo, in Basilicata, e costruire a Taranto due serbatoi da 180mila metri cubi per la ricezione del petrolio che sarebbe poi trasportato via mare. Il consigliere comunale Angelo Bonelli ha spiegato però che l’atto di per sé non basta per bloccare il progetto. “Ho informato il sindaco Stefàno – sottolinea in una nota il leader nazionale dei Verdi – che un semplice no del comune a Tempa rossa se non è motivato non produrrà l’effetto di fermare il progetto dell’Eni. Il governo anche con il no del Comune di Taranto può procedere a dare l’autorizzazione per la costruzione di Tempa Rossa. Il modo per fermare questo progetto, che comprometterebbe l’economia, ambiente e salute dei tarantini, è quello di approvare da parte del Comune una variante di piano regolatore che recepisca il DM 9 maggio 2001 in materia di direttiva Seveso”.

Il progetto Tempa rossa “con questa variante – aggiunge Bonelli – non potrebbe essere realizzato perché la direttiva Seveso prevede distanze di sicurezza e vincoli precisi per nuovi insediamenti vicino raffineria. Vedremo nei prossimi giorni se il sindaco Stefano farà sul serio approvando questa variante blocca Tempa Rossa o come al solito vincerà la politica gattopardesca”. Altro punto, conclude il portavoce dei Verdi, “è la VAS (valutazione ambientale strategica) che dovrà essere realizzata dalla Regione che, se vorrà, potrà dare parere negativo”. Certo, i tempi per la variante sono molto stretti. Il Sindaco infatti, in sede di Conferenza dei servizi il prossimo 30 luglio a Roma, dovrà esprimere parere negativo nei confronti di Tempa Rossa portando tutti i documenti necessari. Ciò detto, nella seduta del Consiglio comunale di ieri, tutti hanno votato la risoluzione presa a tavolino dai firmatari delle due mozioni presentate sul tema: la prima avanzata dai consiglieri comunali di minoranza Capriulo (Noi democratici), Gianni Liviano e Francesco Venere (indipendenti); la seconda da Angelo Bonelli (Taranto Respira).

(dal TarantoOggi del 15.07.2014)

 

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