“Fermo restando il principio europeo del ‘chi inquina paga’ stiamo tenendo sotto controllo i siti, stiamo coordinando le attività di progettazione delle bonifiche con le amministrazioni locali e, laddove le progettazioni sono valide, stiamo mettendo a disposizione le risorse economiche necessarie per gli interventi, se non è possibile individuare chi ha determinato il danno ambientale o dove si intende agire in danno. Ad esempio nel caso di Micorosa a Brindisi, la Regione Puglia – prosegue Nicastro- ha attivamente partecipato alla definizione del percorso suggerendo la via dell’utilizzo delle risorse attualmente disponibili per il Sin di Brindisi, concentrandole sull’area più inquinata”.
“Capisco le esigenze di polemizzare per ricavarne visibilità ma varrebbe la pena fare un approfondimento prima di lanciarsi in dichiarazioni per capire, ad esempio, dove i lavori non procedono se sia una responsabilità regionale o piuttosto di amministrazioni locali che non riescono a venire a capo di una progettazione compiuta per la realizzazione degli interventi. In ogni caso – conclude Nicastro – il tema è troppo serio e delicato per accettare che lo si affronti con questa superficialità”.
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