La metodologia, inoltre, spiega l’Iss, “si basa sulla individuazione a priori, in base a una revisione sistematica e standardizzata della letteratura scientifica, delle patologie associabili a quadri di contaminazione ambientale. Si tenga conto che queste ultime patologie sono peraltro ad eziologia multifattoriale e l’inquinamento puo’ concorrere o esserne causa. Pertanto i risultati che derivano dall’impostazione seguita dallo studio SENTIERI non consentono di attribuire all’esposizione individuale a specifici inquinanti eccessi di mortalita’ o ospedalizzazione o incidenza tumorale, ma consentono invece di segnalare che le popolazioni che risiedono in territori ove sono presenti sorgenti di inquinamento presentano eccessi di occorrenza (mortalita’, ospedalizzazione, incidenza) di patologie che sono associate alla presenza di tali sorgenti”. Tali dati, peraltro, “sono coerenti con la precedente Relazione Situazione epidemiologica della Regione Campania e in particolare delle province di Caserta e Napoli (citta’ esclusa), con riferimento all’incidenza della mortalita’ per malattie oncologiche pubblicata sul sito del Ministero della Salute il 19 dicembre 2012”. (AGI)
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