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Ilva, Slai Cobas: “Sì allo sciopero della Colata continua”

TARANTO – Riceviamo e pubblichiamo nota dello Slai Cobas.

Da giorni denunciamo come la situazione nei reparti in Ilva sia sempre peggiore, sia per condizioni di lavoro che per sicurezza. All’ombra dei cosiddetti “lavori dell’AIA”, che invece non vanno avanti, sotto una costante minaccia di aggravamento della situzione e del mancato pagamento degli stipendi, in fabbrica chi comanda continua a fare solo i suoi interessi e chi lavora lo fa in condizioni sempre peggiori.

La mancata presenza organizzata dello Slai cobas nei reparti impedisce che i lavoratori possano rispondere tempestivamente ai problemi e avere una vera rappresentanza di lotta. E’ evidente che in questo caso cercano di mobilitare i sindacati confederali. Noi siamo sempre dalla parte dei lavoratori, anche quando non sono organizzati con noi, purché lottino per i loro obiettivi e non per gli interessi dell’azienda.

Per questo appoggiamo lo sciopero di 24 ore della Colata continua di venerdì  4 giugno, dove alle faticose condizioni di lavoro, il caldo, l’acciaio liquido, ecc., che sono di sempre, si aggiunge il fatto che per l’ennesima volta i dipendenti sono stati costretti a raggiungere lo spogliatoio a piedi. Le navette interne arrivano in ritardo, gli ascensori non funzionano, e gli operai sono costretti a salire a piedi 5 piani. C’č sovraffollamento di fermate agli spogliatoi e tornelli, dato che con l’unificazione di turnisti e normalisti i lavoratori si accavallano, e inoltre funzionano male; cosě va a finire che si consuma in fabbrica piů tempo di quanto tocca. Analoghi problemi si rilevano al GRF. Appoggiamo quindi lo sciopero e siamo perché duri finché non si risolvano effettivamente i problemi, e non per far finta di risolverli.

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