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Ilva, gli indiani vogliono “vederci” chiaro

TARANTO – E’ iniziata come previsto ieri mattina la seconda visita da parte dei tecnici di ArcelorMittal all’Ilva di Taranto nel giro di appena una settimana. Nella “mitica” tre giorni che si concluderà domani, secondo quanto trapelato da ambienti interni all’azienda i tecnici del colosso franco-indiano ieri hanno ispezionato il reparto “Rivestimenti”, la ricognizione sarà molto più approfondita della precedente e riguarderà anche l’area tubifici.

Ma la vera notizia è un’altra. Ha infatti trovato conferma anche sulle colonne de “IlSole24Ore”, la notizia che abbiamo riportato ieri: ovvero che consulenti già attivi durante la gestione Riva e diversi dirigenti del siderurgico, abbiano manifestato non poche resistenze nel consegnare ad ArcelorMittal alcuni dati “sensibili” relativi all’Ilva Spa. Dati ritenuti dai consulenti e dai dirigenti non essenziali per le valutazioni preliminari alle quali i tecnici del colosso franco-indiano sono stati chiamati.

In più, nella giornata di ieri si è appreso che il commissario straordinario dell’Ilva, Piero Gnudi, avvertito del problema sulle resistenze opposte alla condivisione di dati sensibili da parte di diversi dirigenti del siderurgico, attraverso l’invio di una lettera di raccomandazione, avrebbe specificato i confini della condivisione di informazioni dell’azienda, vietando anche di effettuare riprese video e fotografiche. “IlSole24Ore” invece, riporta addirittura che nella giornata di venerdì scorso, i tecnici dell’AncelorMittale avrebbero fatto avere ai capiarea dei reparti ghisa, acciaieria, laminatoi a caldo, tubifici, treno lamiere, laminazione a freddo e rivestimenti, “un questionario dettagliatissimo che, opportunamente compilato, creerebbe una data room dal grado di profondità del tutto inusuale: fisiologia industriale, efficienza, standard, costi”.

E’ chiaro che, almeno in questo caso, ciò che sta avvenendo sia diretta responsabilità del Governo. Che sta esercitando continue pressioni sul gruppo indiano (proprio la scorsa settimana infatti l’ad dell’azienda, Lakshmi Mittal, dichiarò che “siamo stati invitati dal governo italiano a dare un’occhiata. Questo non significa che la compreremo” e che “valutare l’interesse per l’azienda sarà un processo lungo, per i problemi sociali, politici ed economici che rendono molto complessa la situazione”) per stringere i tempi nella composizione della cordata che dovrebbe, nelle intenzioni dell’esecutivo, affiancare i Riva nella gestione dell’Ilva (ricordiamo che in ballo ci sono i gruppi Marcegaglia e Arvedi). Ed è altrettanto palese il fatto che l’AncelorMittal abbia ricevuto carta bianca dal Governo per approfondire la questione Ilva in tutti i suoi aspetti. Probabilmente in molti ancora non hanno capito con chi si ha a che fare. E quale sarà l’epilogo di questa vicenda che per noi è già scritto da tanti anni.

Gianmario Leone (TarantoOggi, 26.06.2014)

 

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