Gli stessi lavoratori hanno annunciato tuttavia che la protesta sarà inasprita e che bloccheranno tutti i rifornimenti nel caso in cui dovessero vedere arrivare un mezzo delle due ditte di Alessandria e Roma alle quali è stato assegnato il restante 50% del trasporto. Lo hanno spiegato i legali del consorzio in un incontro con la stampa al quale hanno partecipato anche rappresentanti del Comune e delle organizzazioni sindacali. Secondo gli avvocati, l’indagine giudiziaria culminata lo scorso anno in decine di arresti per truffa e furto ai danni dell’Eni non può influire nell’assegnazione dell’appalto. Nel corso delle indagini erano state accertate anche appropriazioni indebite di ingenti quantitativi del prodotto e l’illecita destinazione del carburante al mercato nero.
“Non riusciamo a contenere la rabbia dei lavoratori – ha sottolineato un legale – che si vedono ingiustamente spogliati di una loro aspettativa dopo aver fatto tanti sforzi, anche economici, per presentare una controparte qualificata e con tutti gli standard richiesti dall’Eni e portare avanti il contratto per il futuro”. Oggi, ha concluso uno dei legali, “la controparte di Eni non è più il vecchio consorzio ‘Stl’ ma la ‘Lts’, una nuova società completamente rinnovata anche nelle persone che vi partecipano, con imprese vidimate dalla stessa Eni sotto il profilo della onorabilità, dell’efficienza e della professionalità”.
(dal TarantoOggi del 31 maggio 2014)
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