Categories: AttualitàNews

Porto, il Consiglio di Stato concede la sospensiva

TARANTO – Nuova puntata nella vicenda dell’aggiudicazione dell’appalto di gara relativo ai lavori per l’ammodernamento della banchina del terminal container del porto di Taranto, su cui opera Evergreen (lavori propedeutici a quelli per i dragaggi dei fondali). Il Consiglio di Stato, dopo aver dichiarato lo scorso 6 maggio “improcedibile” il ricorso presentato dal Consorzio stabile Grandi Lavori avverso l’affidamento dei lavori avvenuto lo scorso 21 novembre da parte dell’Autorità portuale nei confronti del raggruppamento temporaneo costituito da C.C.C. Cantieri Costruzione Cemento Spa (di Musile di Piave, in provincia di Venezia), Salvatore Matarrese spa di Bari e Icotekne Spa di Napoli, ha infatti concesso la sospensiva per approfondire al meglio la vicenda. Tutto nuovamente fermo dunque.

L’associazione temporanea di imprese su un lavoro a base d’asta di 61,758 milioni di euro, si aggiudicò l’appalto grazie ad un’offerta 46.834.839 milioni di euro, classificandosi prima nella graduatoria stilata dalla commissione tecnica dopo l’esame delle proposte pervenute. L’apertura del cantiere sarebbe dovuta avvenire l’1 febbraio scorso. Con le ditte aggiudicatarie dell’appalto, che avrebbero poi avuto a loro disposizione altri 45 giorni di tempo per presentare il progetto esecutivo. L’improcedibilità fu decisa dal Consiglio di Stato in quanto l’impresa ricorrente fece appello presentando solo il dispositivo col quale il Tar di Lecce, il mese scorso, rigettò il primo ricorso.

Ma come scrivemmo le scorse settimane, la partita non andava dichiarata conclusa. Ed infatti la sospensiva del Consiglio di Stato va esattamente in questa direzione. Del resto, questa decisione ripropone con forza un problema che abbiamo sollevato su queste colonne in tempi non sospetti. Perché due delle tre aziende che costituiscono il consorzio attualmente vincitore – Icotekne e Salvatore Matarrese – hanno seri problemi di liquidità, tanto da aver portato i libri contabili in tribunale. Lo scorso 10 febbraio, è stato il turno della Salvatore Matarrese spa, con la società di costruzioni che ha presentato domanda di “concordato con riserva”. Molto meno invece si sa dell’azienda napoletana Ikotekne spa, nata nel 2005 dalla cooperazione tra ICOP e COSTEKNE (Gruppo FIORE), per affrontare particolari e impegnative opere speciali in sotterraneo, nell’ambito dei lavori di costruzione della Metropolitana di Napoli. Azienda che secondo fonti ben informate, lo scorso gennaio avrebbe portato anch’essa i libri in tribunale, avviando la procedura di liquidazione coatta. Questo vuol dire che il consorzio attualmente vincitore dell’appalto per i lavori alla banchina, vincendo anche al Consiglio di Stato, cantierizzerebbe i lavori (basta semplicemente mettere in piedi il cantiere) ottenendo un anticipo del 30% per le spese e poi il nulla. Per cui i lavori verrebbero inevitabilmente bloccati sino a quando poi la vicenda non venga risolta e sbloccata dalla magistratura.

Inoltre, ricordiamo che il consorzio ricorrente, come riportato su queste colonne lo scorso 10 aprile, contesta la variante al progetto della banchina di consolidamento “a un palo”, mentre il progetto originario, quello cioè già pagato da Evergreen ed approvato dal Consiglio dei Lavori pubblici, era a due pali proprio per distinguere la banchina esistente da quella in costruendo: la variante presentata permette però di ridurre i costi e sarebbe quindi questo il motivo per cui Consorzio è riuscito ad aggiudicarsi i lavori. Il problema è che il TAR, smentendo il Consiglio dei Lavori pubblici, ha sentenziato che la variante ad un palo può essere accettata, sostenendo che “nelle gare pubbliche da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (come appunto nel caso in esame), le varianti progettuali migliorative riguardanti le modalità esecutive dell’opera o del servizio sono senz’altro ammesse purché non si traducano in una diversa ideazione dell’oggetto del contratto”.

Infine, proprio ieri la Giunta regionale ha rilasciato alla ITALFERR spa, per il progetto denominato “Collegamento ferroviario del complesso del porto di Taranto con la Rete Nazionale – lotto 2 -Piastra logistica”, l’attestazione di compatibilità paesaggistica, con effetto di autorizzazione paesaggistica con prescrizioni.

Gianmario Leone (TarantoOggi, 22.05.2014)

admin

Recent Posts

Gli Americani non sono soddisfatti della politica del presidente | Tempi duri per Donald Trump

Milioni di manifestanti si sono radunati in tutti gli Stati Uniti per protestare contro l'amministrazione…

21 minuti ago

Esami maturità 2025, ripassa tutto in 30 secondi: il trucchetto per prendere 100 e lode senza dover studiare | È giù virale

Manca sempre meno agli esami di maturità del 2025, ma c’è una tecnica super efficace…

59 minuti ago

INVASIONE ZANZARE – Se mangi questi alimenti le attiri di più: ecco la lista da evitare subito | I nutrizionisti lo consigliano davvero

Una lista di alimenti da evitare assolutamente per non attirare maggiormente le zanzare. A consigliare…

4 ore ago

Nuovo sciopero generale, trasporti pubblici bloccati per intera giornata: effetti devastanti sul traffico | Avviso dell’ultimo minuto

Difficoltà nei trasporti pubblici: è stato indetto un nuovo sciopero generale, motivo per cui ti…

8 ore ago

Iran e Israele, bombardamenti e voci di guerra | Perché questi paesi sono in conflitto?

Israele bombarda l'Iran, la situazione precipita, dal momento che i rapporti tra i due stati…

12 ore ago

L’ERRORE N°1 DELLE PULIZIE – Non usare mai più il bicarbonato su questi oggetti: è pericolosissimo | L’elenco è molto lungo

Usare il bicarbonato su queste superfici è un errore da non commettere, potresti rovinare veramente…

12 ore ago