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Piano ambientale, Ilva: “Prime scadenze già rispettate”

TARANTO – “Si precisa che le prime scadenze sono già state rispettate”. Poco fa l’Ilva ha diffuso una nota per replicare ad alcune notizie apparse sulla stampa in merito al Piano ambientale (il relativo decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 maggio, ndr).  Ecco cosa si legge in merito ad alcuni interventi:

1. Copertura Parco Minerale: anche se il DPCM prevede la consegna del progetto entro l’8 giugno prossimo, è stato già presentato al MATTM il 28/12/2013 ed è in attesa della Valutazione d’Impatto Ambientale.

2. Copertura Parco Fossile: anche se il DPCM prevede la consegna del progetto entro l’8 luglio prossimo, è stato già da noi presentato al MATTM il 28/2/2014 e il procedimento autorizzativo è stato unificato con quello per il Parco Minerale, quindi anche questo è sottoposto a VIA.

3. Parco Loppa: il DPCM ha sbloccato l’autorizzazione del SUAP di Taranto che dovrebbe consentire a breve l’avvio dei lavori di costruzione.

4. Parchi Minori: i parchi calcare 1 e 2 sono in corso di costruzione. Per i parchi OMO, AGL Sud e AGL Nord è stata eseguita la pre-caratterizzazione dei terreni propedeutica alle attività di scavo e quindi all’avvio dei lavori.

5. Copertura nastri di trasporto materiali: la copertura nastri è al 38%, quota superiore al 35% indicata dal DPCM all’8 giugno prossimo.

6. Chiusura fabbricati: ne sono stati chiusi 8, anche se il DPCM prevede la chiusura di 5 edifici entro l’8 luglio prossimo.

7. Sistema scarico scoria liquida: ILVA è in attesa dell’autorizzazione del Comune di Taranto per l’installazione di cappe mobili (già costruite) da utilizzare nel periodo transitorio in attesa della realizzazione dell’impianto definitivo per la granulazione delle scorie.

“Malgrado le note difficoltà finanziarie e le ben immaginabili difficoltà tecniche connesse alla realizzazione di un progetto di tali dimensioni – si legge ancora nella nota – anche i lavori relativi alle altre prescrizioni stanno procedendo secondo i programmi con l’obiettivo di rispettare le date previste. A oggi sono stati emessi ordini per 580 milioni di euro e numerosi cantieri sono in attività, anche se iniziano a manifestarsi rallentamenti da parte delle imprese, connessi con le difficoltà finanziarie”. La nota si conclude così: “Altri motivi di preoccupazione derivano dai tempi per l’ottenimento delle autorizzazioni e dal fatto di non avere ancora disponibili le due discariche interne, pur previste da una norma di legge”.

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