Ilva, Bonelli chiede a Regione di pubblicare dati su aumento tariffe acqua

ilva sperma taranto

fumi ilvaTARANTO – ”L’assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro afferma che la Regione Puglia ha aumentato di quattro volte le tariffe per l’acqua in uso all’Ilva. E allora perchè non rende pubblici questi dati?”. E’ quanto chiede il coportavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, che interviene sull’uso dell’acqua del fiume Sinni da parte dell’azienda siderurgica sottolineando che ”Nicastro viene smentito dall’Ilva” perchè ”non è stato affatto imposto l’uso dell’acqua depurata”. Quanto al corrispettivo che l’Ilva paga per l’utilizzo dell’acqua il leader dei Verdi fa rilevare che, nonostante le sue richieste, ”gli unici dati che sono stati forniti sono relativi ai pozzi per il prelievo dell’acqua in falda da parte dell’Ilva per un totale di 22 milioni di metri cubi di acqua annuo nel 2012-2013, per un costo di 0,004 euro (millesimi di euro) a metro cubo”. Bonelli chiede alla Regione Puglia di rendere ”pubblici questi dati mettendoli sul sito web della Regione, così i cittadini potranno sapere quanto Ilva spa ha pagato per prelevare negli ultimi dieci anni miliardi di metri cubi di acqua. Rivolgo un invito al presidente della Regione Puglia Vendola: levi il segreto che c’è nella sua Regione e dica ai pugliesi – conclude Bonelli – quanto Ilva spa ha pagato e paga, pubblichi on line i documenti. Ilva ieri in una nota ha detto che i canoni per l’uso dell’acqua derivano da una scrittura privata del 1961 aggiornata nel 2008: perchè tutto questo mistero?” (Ansa)

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