Qualcuno dirà: “Meglio tardi che mai”, invece non è cosi. Siamo molto arrabbiati perché la città è stata presa in giro dall’Amministrazione. Il Comune presenta oggi la richiesta di risarcimento danni dopo che “i buoi sono scappati dalle stalle” ovvero dopo che i soldi dei Riva sono stati sequestrati e verranno usati per mettere una pezza alla fabbrica dei riva e non per fare le bonifiche e nemmeno per aiutare agricoltori e mitilicoltori.
Si chiedono 3,3 miliardi di euro dopo che i soldi dei Riva sono spariti e al Comune di Taranto hanno aspettato tutti questi anni, passando il tempo a dare consulenze, a fare studi, a revocare incarichi, a fare nuovi studi e dopo 9 anni presentano la richiesta di risarcimento dopo che, è proprio il caso di dirlo, tutti i soldi non ci sono più. Che vergogna il Comune di Taranto!
Le risorse derivanti dal risarcimento danni dovrebbero essere impiegate nelle bonifiche dei quartieri più danneggiati dall’inquinamento: Tamburi, Paolo VI e Borgo. Questa uscita, lenta e maldestra ci lascia sgomenti, quasi come la melodia di un’orchestra che suona mentre il Titanic affonda e per di più suona pure male. Come Verdi Taranto crediamo che il Sindaco dovrebbe tutelare gli interessi della città con ben altra efficienza e tempestività. Questo ritardo si assomma a quelli che si registrano in tanti altri campi ed è il frutto avvelenato della scelta errata delle priorità politiche da dare agli uffici comunali.
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