L’azienda afferma che “i lavoratori addetti sono dotati di tutti i dispositivi di protezione ambientale e sanitaria”. La nota si chiude così: “Ilva, a tutti coloro che anziché misurarsi con la complessità del risanamento ambientale della fabbrica più grande d’Italia continuano a negare la realtà, preferisce rispondere con i fatti: tutti gli interventi previsti dall’AIA del 2011 e del 2012 sono stati avviati. Gli interventi ambientali previsti per ILVA, il loro numero, i tempi contenuti, il livello tecnologico e la dimensione degli investimenti non hanno precedenti non solo all’ILVA, ma in nessun altro stabilimento italiano”. I lavori saranno stati pure avviati – ci permettiamo di dire – ma quante proroghe sono state finora ottenute per adattare l’abito “Aia” alle esigenze dell’azienda? E’ l’abisso esistente tra “avviati” e “conclusi” che più ci interessa e preoccupa.
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