Domani 28 febbraio scade il termine per la presentazione del piano per le misure ambientali e ancora oggi il DPCM non e’ stato approvato dal Cdm, nonostante il subcommissario Ronchi dica che è pronto.Il ministero dell’Ambiente e la struttura commissariale non hanno risposto alle osservazioni al piano ambientale presentate entro l’11 novembre del 2013 da associazioni, cittadini e anche dai Verdi. È la prova provata che il governo ha un solo progetto quello di garantire la produzione e non di avviare una conversione industriale per superare un modello produttivo,industriale vecchio e insalubre. Il piano e’ un elenco di misure che prevedono la revisione e deroghe nei tempi in avanti dell’attuazione di prescrizioni ambientali previste già di per se inadeguate,che pensa solo a rimettere a posto un vecchio impianto e non di bonificare i danni ambientali fatti al territorio dai veleni sputati dalle ciminiere Ilva. Nessuna risorsa per le bonifiche dei suoli, delle acque, nessuna risorsa per i danni subiti da agricoltori e mitilicoltori ma tanti soldi per l’Ilva dei Riva che tra due anni circa torneranno ad avere i comandi dell’azienda. Il governo viola una legge da esso stesso voluta e approvata che prevedeva il 28 febbraio come data ultima per la presentazione del piano ambientale confermando che quello che si sta facendo e’ una sola cosa: riconsegnare ai Riva l’Ilva funzionante per decreto ma non per la salute dei tarantini. Noi di idee per Taranto ne abbiamo e parte dal nostro progetto di area No Tax con il quale possiamo e dobbiamo batterci per costruire un’economia diversa dall’economia alla diossina.
Nota di Angelo Bonelli, co-presidente dei Verdi
