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Natuzzi, la lotta “paga”

TARANTO – Si è concluso con un accordo tra azienda e sindacati l’incontro di ieri a Bari tra la Natuzzi e i sindacati di categoria, convocato dall’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli. L’intesa raggiunta consiste nel far rientrare a rotazione, fino al 2 maggio, altri 400 lavoratori attualmente in cassa integrazione straordinaria, per rispondere all’aumento di domanda ricevuto dall’azienda soprattutto da commesse provenienti dagli Stati Uniti. Pare infatti che soprattutto dagli USA siano partiti centinaia di ordini per la nuova poltrona “Re-Vive” (progetto sul quale l’azienda ha comunicato di aver investito già 5,2 milioni di euro, oltre a 250mila dollari in attività di comunicazione per la promozione della poltrona negli States) che sarà prodotta in Italia: per far fronte a queste commesse, l’azienda la scorsa settimana ha chiesto l’applicazione della cassa integrazione a rotazione per 150 dipendenti per 5 giorni su 7 a settimana sino al prossimo mese di aprile: ma l’accordo siglato ad ottobre prevedeva che fossero 200. Dopo giorni di grande tensione, l’azienda ha dunque accolto la richiesta dei sindacati di prorogare la cassa integrazione a rotazione per circa 900 lavoratori in cassa straordinaria che si alterneranno su 400 postazioni di lavoro, fino appunto al prossimo 2 maggio 2014. I circa 900 lavoratori che saranno temporaneamente reintegrati a rotazione andranno dunque ad aggiungersi ai 720 dipendenti già reintegrati a tempo pieno nell’organico del gruppo, come previsto dall’accordo siglato il 10 ottobre 2013 con governo e sindacati. Anche se su questo punto azienda e sindacati si erano trovati su posizioni divergenti: in quanto secondo i sindacati, l’interpretazione dell’azienda sui requisiti (carichi familiari, anzianità e questioni tecnico-organizzative), violava gli accordi. L’azienda ha inoltre deciso di prorogare fino al 15 marzo 2014 i termini per l’adesione alla mobilità volontaria con l’incentivo massimo previsto (massimo 32 mila euro: a dicembre erano appena in 270 a fronte dei 600 paventati nell’accordo di ottobre). A fronte dell’accordo raggiunto ieri quindi, saranno rimossi i blocchi e i presidi dei giorni scorsi presso gli stabilimenti di Jesce (Matera) e Laterza. Soddisfazione è stata espressa al termine della riunione sia dall’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli che dall’azienda. Il tutto in vista di venerdì 21 febbraio, giornata in cui è in programma un nuovo incontro della cabina di regia sull’accordo di programma, convocata presso il ministero dello Sviluppo Economico a Roma.

 Gianmario Leone (TarantoOggi, 15.02.2014)

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