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Taranto, le navi della Marina diventeranno eco efficienti

ROMA – Nell’ambito dell’ottava edizione del “Big Blue”, il Salone Internazionale della Nautica e del Mare, Marina Militare ed Eni presenteranno i risultati della sperimentazione del Green F76, gli obiettivi del progetto Flotta Verde ed i programmi per i prossimi anni. La conferenza stampa avrà luogo il giorno 13 febbraio alle ore 12.30, presso il palco centrale del Subinitaly, padiglione numero 3, B32 della Fiera di Roma. Il pattugliatore d’altura Foscari della Marina Militare è la prima unità della Flotta Verde e continuerà la propria attività operativa in mare impiegando il “gasolio verde” per i servizi di propulsione e generazione elettrica di bordo. Dopo aver sperimentato con successo il 29 gennaio scorso il nuovo carburante formulato da Eni e dalla Marina Militare, ottenuto con il 50% di prodotto bioderivato di seconda generazione ricavato da fonti sostenibili, il pattugliatore Foscari ha imbarcato 30 m3 di green F76 che impiegherà nei prossimi mesi per l’attività operativa che sarà chiamata a svolgere. La Marina Militare italiana è la prima in Europa a sperimentare operativamente il green diesel, in anticipo anche rispetto alla scadenza europea che prevede l’uso del 10% di frazione bio entro il 2020 ed in linea con quanto detto dal Segretario Generale della Nato Rasmussen durante il Summit 2012 “trovare soluzioni comuni a problemi comuni”. Il Green F76 è infatti un prodotto a specifica Nato che può già essere utilizzato dalle Marine dei paesi dell’Alleanza. Tale frazione di qualità premium si produrrà in scala industriale presso la biorefinery Eni di Venezia a partire da Aprile 2014. La biorefinery di Venezia è il primo esempio al mondo di raffineria petrolifera convertita per produrre biocarburanti da oli vegetali, anche di seconda e terza generazione: un risultato industriale con importanti ricadute sul territorio, che trasforma il tradizionale sistema della Raffineria in un nuovo ciclo “verde”. La sperimentazione continuerà per certificare le unità navali della base di Taranto. Navi militari eco-efficienti permetteranno in futuro di ridurre il consumo di derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti dall’Italia e dall’Unione Europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra, in accordo con le linee guida della Strategia Energetica Nazionale. (Agp)

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