Una fiducia ispirata dal pancione di Maria, giovane donna incinta, e dallo sguardo sereno di Michela Pacifico, che dopo aver battuto la malattia e la recidiva può dire: “Io ce l’ho fatta. Un’altra volta. E adesso voglio solo vivere”. La speranza è nel giovane operaio che lascia cadere la sua tuta sulla strada per incamminarsi verso “un lavoro pulito… perché si lavora per vivere”. La speranza è nel bimbo sdentato che vuole crescere “senza veleni”. E’ nella voce degli studenti che desiderano “cambiare Taranto” . E’ negli occhi verdi di una ragazza che sente questa terra profondamente “sua”. La speranza è anche nel giovane costretto ad emigrare ma pronto a saltare sul primo treno per tornare giù. Ed è anche nella frase di una mamma più matura: “I nostri figli meritano un’alternativa”.
Il video-messaggio – della durata di 2 minuti e 35 secondi nella versione destinata alle scuole e ai dibattiti, e di di 30 secondi per le tv e le radio – si basa sull’efficace sinergia tra le immagini e la colonna sonora curata da Claudio Merico. L’auspicio è che tutte le tv e le radio locali offrano la loro disponibilità a trasmetterlo gratuitamente. Sarebbe un bel passo in avanti dopo anni di disinformazione mediatica che ha rallentato e ostacolato la crescita culturale, intellettuale e sociale di questa città. Ancora più bello sarebbe vedere questo spot nelle tv nazionali, quelle abituate a riportare soprattutto ciò che di marcio viene prodotto a Taranto. Ma questa città ha anche un altro volto ed un solo grande desiderio: vivere a lungo. Con il sorriso.
Alessandra Congedo per InchiostroVerde
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