Taranto quindi continua, sia pure in compagnia degli altri capoluoghi di provincia pugliesi, a “brillare” con dati di raccolta differenziata assolutamente negativi. Con la raccolta “porta a porta” avviata a Lama – che finalmente comincia a dare i suoi frutti – anche i dati complessivi dovrebbero fare un altro “passetto” in avanti: ma è davvero troppo poco.
Chiedere l’ennesima proroga dell’ecotassa è semplicemente assurdo. Taranto, come gli altri Comuni pugliesi, ha avuto tutto il tempo per raggiungere dati accettabili di raccolta differenziata dei rifiuti e invece, e’ un dato di fatto inoppugnabile, solo per superare la soglia del 10% ci sono voluti anni.
Torniamo a chiedere, per l’ennesima volta, all’Amministrazione Comunale di Taranto di passare una buona volta dalle parole ai fatti e di attuare tutte le buone pratiche che consentano alla città di scalare la classifica dei comuni “”ricicloni” che la vede, come purtroppo altre (come Ecosistema Urbano, riconducibili ai comportamenti ecocompatibili) da troppo tempo agli ultimi posti.
Legambiente Taranto
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